CRONACA
Airola, rissa tra detenuti nel carcere minorile: feriti due agenti. Il SAPPE denuncia gravi carenze organizzative

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ncora tensione all’interno di un istituto penale minorile di Airola. Nel tardo pomeriggio di ieri, durante l’ora d’aria, un violento scontro tra detenuti è degenerato in una rissa che ha coinvolto circa 7-8 giovani ristretti. A darne notizia è il Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria (SAPPE), attraverso il vice coordinatore regionale Sabatino De Rosa e il delegato provinciale per la Giustizia Minorile Vincenzo Pascale.
Secondo quanto riferito, l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria è stato determinante per riportare la calma, ma non senza conseguenze. Diversi detenuti hanno dovuto ricevere cure sanitarie, mentre due agenti sono rimasti feriti nel tentativo di sedare la colluttazione e sono stati a loro volta medicati per traumi e contusioni.
A destare particolare preoccupazione è la constatazione che, al momento dei fatti, non fosse presente alcun sottufficiale in servizio. Una figura considerata fondamentale per il coordinamento operativo in situazioni di emergenza. La sua assenza, denuncia il SAPPE, avrebbe complicato ulteriormente la gestione dell’evento critico, mettendo a rischio la sicurezza del personale.
Il sindacato, pur esprimendo apprezzamento per la recente nomina del nuovo Direttore dell’Istituto, lancia un allarme: si tratta del secondo episodio violento nel giro di appena venti giorni. “È un segnale evidente di un sistema sotto pressione e carente sotto diversi profili”, affermano De Rosa e Pascale.
Un altro nodo critico sollevato dal SAPPE riguarda la direzione dell’istituto, attualmente affidata a un funzionario dell’area pedagogica. Il sindacato sottolinea che, pur non volendo attribuire responsabilità personali, tale figura non può legalmente sostituirsi al Dirigente Penitenziario, unico incaricato per legge alla direzione e gestione complessiva dell’istituto. “La mancanza di una guida dirigenziale specifica rappresenta un vulnus che deve essere colmato al più presto”, si legge nella nota.
Alla luce dell’ennesimo episodio di violenza, il SAPPE chiede con forza: un immediato potenziamento dell’organico, con particolare attenzione al ruolo dei sottufficiali; la piena copertura delle posizioni dirigenziali penitenziarie, evitando soluzioni provvisorie inadeguate; l’adozione di un piano concreto di prevenzione e sicurezza per garantire condizioni lavorative dignitose al personale.
“La sicurezza degli operatori non può essere continuamente sacrificata – conclude il sindacato –. Servono risposte immediate e azioni concrete da parte del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità.”