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Servizio 118, le associazioni scrivono al prefetto: “Ambulanze obsolete e ritardi nei soccorsi”

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Nove associazioni hanno inviato una nota urgente al Prefetto di Benevento, Dott.ssa Raffaella Moscarella in merito al servizio 118 dell’Asl di Benevento. Al centro delle accuse – scrivono – l’utilizzo di ambulanze obsolete, continue avarie dei mezzi anche durante emergenze in codice rosso e una gestione che definiscono “drammatica e fuori controllo”.
I firmatari (Cittadinanza Attiva, Movimento Civico per l’Ospedale, Salute e Territorio, Avo Benevento, Sannio Cuore, SPI CGIL Valle Telesina, No demedicalizzazione 118 Fortore Miscano, Rete UCCP San Giorgio del Sannio e Comitato SOS Sanità Valle Vitulanese) chiedono di essere ricevuti in Prefettura per esporre direttamente le criticità e sollecitare un intervento immediato da parte delle autorità competenti.
Secondo le associazioni, molte ambulanze in circolazione avrebbero superato i 150mila km o i 5 anni di servizio, violando quanto previsto dai bandi e dalle normative sanitarie (G.U. n. 126/1992). La situazione sarebbe ulteriormente aggravata da ripetuti guasti durante le emergenze, con episodi documentati – come quello del 16 luglio scorso – in cui tre mezzi si sono fermati per avarie nello stesso pomeriggio, compromettendo gravemente i tempi di soccorso.
Le ambulanze nuove, secondo gli accordi, sarebbero dovute entrare in servizio il 1° gennaio 2025, ma – denunciano le associazioni – proroghe inspiegabili ne stanno ritardando l’arrivo. Nel frattempo, si fa ricorso a “scambi grotteschi” tra veicoli vecchi e non affidabili.
Le conseguenze, avvertono i promotori della segnalazione, non sono solo sanitarie: i ritardi nei soccorsi stanno alimentando tensioni e proteste dei familiari dei pazienti, con ripercussioni anche sull’ordine pubblico e sulla sicurezza degli operatori del 118.
A tutto ciò si aggiunge la mancata costituzione del Comitato di Partecipazione previsto dalla legge regionale n. 10/2022 e il silenzio della Direzione Generale dell’ASL, che – secondo le associazioni – non ha risposto né alle richieste né ha fornito chiarimenti, ignorando gli impegni sottoscritti.
Particolarmente grave – aggiungono – è il fatto che l’ASL abbia continuato a pagare regolarmente il servizio di trasporto, nonostante le inefficienze documentate. Il contratto triennale vale oltre 25 milioni di euro, e – come riportato – i pagamenti non sono stati mai sospesi nemmeno in via cautelativa. La recente Rendicontazione Spese 2022 ha inoltre evidenziato spese non conformi ai criteri regolamentari.
Le associazioni parlano apertamente di un possibile danno erariale e chiedono che venga ripristinata una rete di emergenza efficiente, rispettosa dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e delle norme in materia di sanità pubblica.