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Nel 2050 il Sannio conterà poco più di 200mila abitanti: l’Istat conferma il crollo demografico

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Uno scenario che richiede interventi immediati. E’ quello che emerge dalle ultime previsioni demografiche pubblicate dall’Istat, secondo le quali la popolazione residente nel Sannio passerà dagli attuali 261.419 abitanti del 2024 a circa 207.409 nel 2050. In ventisei anni, dunque, si prevede una contrazione di oltre 54 mila unità, pari a un calo del 20,6 per cento.
Benevento, oggi con 56.048 residenti, scenderà a 43.382, perdendo oltre 12.600 persone, mentre Sant’Agata de’ Goti passerà da 10.223 a 7.601 abitanti, con una riduzione del 25 per cento. Anche Montesarchio, che attualmente conta circa 13 mila residenti, nel 2050 dovrebbe fermarsi a poco più di 11 mila.
La flessione riguarda anche altri centri. Airola passerà da 8.057 a 6.941 abitanti, San Giorgio del Sannio da 9.696 a 8.015. Più marcato il calo ad Apice, che da 5.251 scenderà a 4.211 residenti. Relativamente più stabile Telese Terme, che passerà da 7.648 a 7.184 abitanti (−6,1%).
Ma non è solo una questione numerica. Il vero nodo, evidenzia l’Istat, è l’invecchiamento progressivo della popolazione. La quota degli over 65, già oggi molto rilevante, crescerà nei prossimi decenni fino a rappresentare oltre un terzo dei residenti. Al contrario, le fasce di età attiva e giovanile tenderanno a ridursi in modo marcato, ridisegnando profondamente la struttura sociale del territorio.
In un contesto come quello sannita, dove molti servizi – dalla scuola alla sanità, dai trasporti alla cultura- dipendono strettamente dalla presenza e dalla distribuzione della popolazione, questo calo rischia di diventare un’emergenza strutturale. I piccoli comuni, in particolare, appaiono vulnerabili: senza nuove nascite e con flussi migratori sempre più sbilanciati verso l’esterno, molte comunità rischiano di non reggere sul piano amministrativo e sociale.