SANNIO
Un canto che unisce cielo e terra: il grande successo del Coro “Madonna della Libera” a Capodrisie

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Un’ondata di emozione e bellezza ha attraversato la comunità di Capodrisie in occasione della seconda tappa dell’itinerario mariano “Salve Madre Santa”, che si è svolta in concomitanza con il giorno conclusivo dei festeggiamenti in onore di Santa Maria del Carmelo.
Ad accendere i cuori dei fedeli e dei parrocchiani è stato il Coro Polifonico “Madonna della Libera” di Melizzano, diretto dal maestro Marco Rosiello, con un concerto per soli, coro e orchestra che ha trasformato la serata in un momento di intensa preghiera, arte e contemplazione.
Sul palco, insieme alla corale, la voce calda e intensa del mezzosoprano Loredana Ferrante, la straordinaria purezza della voce del piccolo Giovanni Rossetti e, in alcuni brani, la voce del Tenore Marco Rosiello stesso, hanno donato commozione e stupore. Quest’ultimo, oltre alla direzione, ha infatti interpretato con particolare profondità due brani molto toccanti: Lodi alll’Altissimo di M. Frisina e Tu sei prezioso ai miei occhi di F.Massimillo. Brani che hanno profondamente colpito il pubblico, suscitando grande emozione e raccoglimento.
Il repertorio, dedicato alla Santa Vergine Maria, ha saputo toccare corde profonde nell’animo dei presenti. Tra i momenti più significativi della serata: “Regina degli Apostoli”, “Salve Madre Santa” un medley di brani dedicati alla speranza composti da Mons. Frisina, l’Inno del Giubileo del 2025 “Pellegrini di Speranza” e, in chiusura, l’Inno del Giubileo del 2000, accompagnato da una festosa coreografia di foulard colorati sventolati dai coristi in segno di gioia, fede e speranza.
Un momento fortemente sentito anche dal parroco don Giuseppe, visibilmente colpito dalla qualità musicale e dalla forza spirituale di una realtà così viva e radicata, proveniente da una piccola parrocchia della Diocesi di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata de’ Goti. Le sue parole di gratitudine e meraviglia hanno confermato come, attraverso il canto liturgico, si possa testimoniare la fede in modo autentico e coinvolgente.
A conclusione del concerto, prima dell’ultimo brano, il maestro Marco Rosiello ha voluto condividere una riflessione a tutti i presenti: «È attraverso la gioia e la bellezza che possiamo davvero portare speranza. E se ci fosse più gioia e speranza nel mondo, più gioia e felicità nei cuori, potremmo forse raggiungere quella pace che tutti desideriamo». Parole che hanno racchiuso il senso profondo dell’intera serata, lasciando una traccia luminosa nei cuori di chi ha partecipato.