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Rifiuti, il Sannio verso l’autonomia: bonifica completata, STIR di Casalduni pronto per la stazione di trasferenza
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A sette anni dall’incendio che paralizzò lo STIR di Casalduni e mise in crisi l’intero ciclo integrato dei rifiuti, la provincia di Benevento segna un punto importante nel percorso di risanamento e rilancio del ciclo integrato: è stata completata la rimozione delle ecoballe dall’impianto. Il risultato è stato rimarcato questa mattina durante la conferenza stampa che si è svolta alla Rocca dei Rettori, alla presenza del vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola e dei vertici di Provincia, EDA, SAMTE e SAPNA, i soggetti che, un anno fa, siglarono l’accordo di collaborazione che ha dato il via alle operazioni.
Rimossi i rifiuti sia da Casalduni che da Toppa Infuocata, nel comune di Fragneto Monforte, oggi lo STIR è pronto ad accogliere una stazione di trasferenza: un centro logistico intermedio che servirà a ottimizzare il trasporto dei rifiuti urbani verso gli impianti finali di trattamento. Un passaggio fondamentale per abbattere i costi di trasporto, ridurre l’inquinamento e riportare efficienza in un sistema penalizzato da anni dalla mancanza di impianti di prossimità. Intanto – cosi come sottolinea il presidente della Provincia Nino Lombardi – si sta lavorando alla perequazione dei costi gravanti da anni sui contribuenti sanniti a causa della gestione delle discariche post mortem per rifiuti provenienti da altre località della Campania.
La stazione di trasferenza rappresenta solo una parte del più ampio piano finanziato dalla Regione Campania, che comprende anche la rifunzionalizzazione della linea di trattamento meccanico biologico e la realizzazione di un impianto anaerobico per la frazione organica, con una capacità di 27.000 tonnellate annue. In attesa che l’Ente d’Ambito vada a regime e individui il gestore del nuovo sistema, sarà la SAMTE, società in house della Provincia, a garantire la gestione operativa.
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