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Crisi idrica a Ponte, Comune e Gesesa al lavoro per superare il problema. Rubbo: “Rete fragile, 90 perdite in sei mesi”
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Interruzioni idriche con inevitabili disagi per i cittadini e una rete che fa acqua da tutte le parti. E’ la situazione che si sta vivendo a Ponte, dove questa mattina amministrazione comunale e Gesesa hanno fatto il punto spiegando cause, interventi e prospettive per superare una problematica che sta interessando il centro abitato del comune sannita.
Due le principali criticità. La prima è la chiusura del pozzo denominato “Scuola Media” a seguito del superamento dei limiti di tetracloroetilene; la seconda è legata ai grandi cantieri infrastrutturali in corso sul territorio comunale, che stanno aggravano le condizioni di una rete idrica già fragile e obsoleta: solo nei primi sei mesi del 2025 sono state riparate 90 perdite, segno evidente di una condotta “colabrodo”. Per affrontare l’emergenza nel breve e medio termine è in corso la realizzazione di un collegamento di 960 metri tra due serbatoi comunali.
“Siamo consapevoli dei disagi e stiamo lavorando ogni giorno per mitigarli”, ha sottolineato il sindaco Antonello Caporaso ricordando come il Comune sia destinatario di un finanziamento di 2 milioni di euro per il rifacimento di parte della rete e la riattivazione del pozzo chiuso attraverso un impianto di trattamento a carboni attivi.
Intanto nei prossimi giorni ci sarà un incontro in Prefettura con tutti i comuni gestiti da Gesesa. “La situazione è ancora accettabile, ma siamo al limite”, ha detto l’ad Rubbo. Un ulteriore incremento dei consumi potrebbe compromettere l’equilibrio del sistema. Le perdite di rete, insieme alla generale carenza idrica generale, restano il nodo cruciale da affrontare
Le interviste nel servizio video