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Rinascita Guardiese: ‘Amministrazione Di Lonardo al capolinea, è tempo di staccare la spina’

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“Potrà anche resistere ancora qualche mese, tra inerzia e illusioni, ma l’amministrazione Di Lonardo a Guardia è ormai arrivata al capolinea. Non si tratta solo di un fisiologico calo di consensi o di aspettative deluse. La crisi è più profonda: è la fine di una formula politica – quella del finto cambiamento – che si è logorata prima ancora di cominciare davvero”. Così in una nota Raffaele Pengue di Rinascita Guardiese.
“La promessa di rinnovamento, con cui era nata questa amministrazione, si è infranta già in fase di collaudo. Nessuna svolta concreta, nessuna visione di lungo periodo, nessuna capacità di affrontare con coraggio le sfide di oggi. A meno di cinque anni dal suo insediamento, questa amministrazione appare svuotata, asfittica, priva di slancio e credibilità. Eppure, si continua a fingere normalità. Si va avanti come se tutto fosse sotto controllo. Ma non lo è.
Una parte crescente della cittadinanza – e persino molti tra coloro che avevano inizialmente sostenuto questo progetto – sa bene che questa esperienza amministrativa è finita. Prolungarla è come tenere in vita artificialmente qualcosa che non respira più. È accanimento terapeutico.
Nel frattempo, qualcosa si muove. Nella società guardiese si riaffacciano voci critiche, si risvegliano sensibilità sopite, si delineano nuove idee e nuove aggregazioni civiche. Forse animate dalla speranza di un vero cambiamento, forse solo dalla necessità di non restare ancorati a un’esperienza perdente. Ma il segnale è chiaro: Guardia vuole tornare a respirare.
Con onestà, va detto: l’amministrazione Di Lonardo ha mancato l’appuntamento con la storia. Decisioni scollegate dalla realtà, assenza di senso pratico, frizioni e incomprensioni all’interno della stessa maggioranza, eccessi ideologici e una preoccupante subalternità al potentato locale hanno segnato in negativo questo percorso. È probabilmente ciò che ha garantito, finora, un consenso minimo e residuale. Ma troppo poco per giustificare l’agonia di una stagione politica ormai conclusa.
Trascinare oltre questo immobilismo sarebbe un danno per la comunità. Guardia ha bisogno di voltare pagina. Di rimettere in circolo idee, energie, visioni nuove. E, soprattutto, di guardare in faccia la realtà. Stacchiamo la spina. È tempo di andare avanti”, conclude Pengue.