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SANNIO

Scuole primarie della valle Vitulanese in visita al laboratorio didattico dell’olio extra vergine di oliva

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Proseguono le visite guidate nel laboratorio didattico dell’olio extra vergine di oliva nel Casale dei Fuschi a Vitulano. Nel centro storico dell’antico borgo, in un antico monastero, vive il punto di riferimento dell’olivicoltura sannita, la nostra più grande risorsa.

“Bisogna educare le nuove generazioni alle nostre tradizioni e ad un agroalimentare di qualità, per la nostra salute ed il nostro benessere – sostiene l’agronomo Sebastian Limata, ideatore del progetto – : fisico perché l’olio extra vergine di oliva fa bene alla salute, e psicologico perché gli uliveti be curati e un paesaggio sano fanno bene alla salute mentale. Quest’anno è stato caratterizzato da una massiccia produzione di olive, il clima ci ha aiutato molto e per fortuna il cattivo tempo ci ha interessato solo post raccolta, altrimenti avremmo avuto una grande perdita di drupe visto il vento degli ultimi giorni”.

In merito alle visite presso il laboratorio, Limata spiega che “Ciclicamente vengono effettuate visite di adulti e bambini, anche in concomitanza delle feste locali come la sagra della castagna o l’imminente mostra di presepi che si terrà nel periodo natalizio nello stesso borgo storico. L’antico monastero delle maestre Pie Filippini, è formato da una parte storica, dove sono presenti illustri personaggi del territorio su affreschi, come dipinti dell’epoca, affiancati da QR code in modo da dare possibilità a tutti col proprio smartphone ad accedere a pagine descrittive, come il cardinal Mazzella, l’arch. Capobianco, l’eremita Santo patrono Menna, ecc; poi vi è una parte didattica dove è presente un vero e proprio laboratorio dove viene estratto l’olio a titolo dimostrativo per i più piccoli, riproducendo la molitura in piccola scala, per poi centrifugare acqua e olio spiegando principi fisico-chimici, rese, qualità organolettiche e infine grazie ad un potente microscopio, è possibile vedere anche in dettaglio foglie, insetti, e alcune peculiarità fondamentali dell’olivicoltura. Infine, dopo la parte storica e la parte scientifica, ormai è prassi passare alla parte organolettica, per poi assaggiare l’olio di quest’anno su pane locale cotto a legna”.

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