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Piano traffico e spostamento terminal: i sindacati analizzano le criticità del tpl
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“La crisi dei trasporti verificatasi lo scorso lunedì, 28 ottobre 2024, ha riportato al centro del dibattito beneventano la questione TPL.
In generale, Benevento non dispone di una rete di trasporto urbano efficiente. Il cadenzamento dei mezzi non scende quasi mai sotto i 40 minuti ed il quantitativo di passeggeri che tutte le linee possono trasportare contemporaneamente è al massimo intorno alle 1080 unità. Insufficiente”. Lo scrivono in una nota CGIL Benevento, movimento Avanguardia, CUSAS e Rete Volta.
“Ciò è riflesso sì di un disinteresse globale da parte delle amministrazioni precedenti ed attuale, ma dipende direttamente anche da una situazione governativa per cui il Fondo Nazionale Trasporti è stato penalizzato di oltre un miliardo e mezzo di euro negli ultimi dieci anni. L’ultima legge in merito risale al 2017; nel frattempo abbiamo avuto una pandemia e due guerre ai confini d’Europa che hanno decisamente cambiato le carte economiche in tavola. Ad oggi manca un adeguamento inflattivo pari ad almeno settecento milioni di euro.
Si sottoscrive, perciò, ogni parola del Manifesto del Trasporto Pubblico Locale ratificato a Roma il 29 ottobre 2024 dai sindacati interessati, con supporto e partecipazione alla mobilitazione nazionale indetta congiuntamente da FILT CGIL, FIT-CISL, UIL Trasporti, FAISA CISAL, UGL Autoferro, per venerdì 8 novembre a Roma.
Tornando alla nostra città, la situazione Terminal risulta inutilmente ed eccessivamente confusionaria. Poco o nulla è stato fatto per informare la cittadinanza del terminal provvisorio in area ex-Coni. Cogliamo l’occasione per ribadire che il fu Terminal di Piazzale Vari è stato soppresso definitivamente: al suo posto verrà realizzato un parcheggio multipiano, necessario per la pedonalizzazione di Piazza Risorgimento. Il nuovo capolinea, a lavori finiti, sarà ubicato presso la Stazione FS, coerentemente con il principio di intermodalità ferro-gomma indispensabile per una città che voglia accogliere al meglio l’AV/AC Napoli – Bari. Tuttavia, tale intermodalità va realizzata in maniera completa, con una rete urbana capillare e con frequenze delle corse degne di un capoluogo di provincia europeo.
L’attuale fermata in via Mustilli – concludono i sindacati – presenta numerose criticità. Essa è poco sicura sia per gli operatori di esercizio, sia per l’utenza. La sosta di massimo tre minuti è inadeguata per un flusso totale (tra partenze e e arrivi) di circa 68 mezzi tra le 7:20 e le 8:00, che conta oltre 3.400 tra studenti e lavoratori pendolari. Tale dispositivo risulta, pertanto, sbrigativo e parziale; sarebbe opportuno istituire un servizio navetta, a cadenzamento specifico, che colleghi l’area ex-Coni al centro città, con un unico terminal provvisorio fornito di adeguata infrastruttura di accoglienza per l’utenza”.