CULTURA
Nel centro storico di Benevento si rinnova la magia con la ‘Notte delle Streghe’
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Nel centro storico di Benevento ritorna anche quest’anno la magia della ‘Notte delle Streghe’. L’appuntamento, giunto alla sua dodicesima edizione e che, di anno in anno, richiama ogni anno tantissime persone, affascinate dalla leggenda delle janare. Un’edizione 2024 dedicata ai viaggi nel tempo, ai riti ancestrali e al potere delle donne: un percorso affascinante tra musica, poesia, arte, teatro e tanto altro.
Un programma ricchissimo di eventi partito da piazza Roma con musica popolare, taranta, pizzica e tammorra: un’occasione speciale per far rivivere tutta la forza e la suggestione del rito del Sabba coinvolgendo il pubblico in danze sfrenate e ritualistiche per allontanare gli spiriti maligni e propiziarsi la buona sorte. Riti propiziatori e di purificazione che hanno caratterizzato tutto corso Garibaldi fino alla Galleria Bosco con la ricostruzione dell’Antro delle Janare, gli approfondimenti sulle erbe officinali e l’arte del maestro Verdile, che ha esposto otto sculture dedicate al mondo della magia.
In piazza Torre, invece, l’appuntamento ormai imperdibile con il ‘Premio Janara’: un riconoscimento a chi si è distinto con il proprio operato in diversi settori, dal sociale all’arte, dall’imprenditoria alla cultura, dall’informazione allo spettacolo e allo sport. Tra i premiati di quest’anno il Benevento5, promosso in serie A di calcio a 5, lo scienziato sannita Antonio Iavarone, l’oncologo Carlo Iannace, il fondatore dell’Unifortunato Angelo Colarusso, l’ex sindaco Antonio Pietrantonio e il compianto Giovanni Caruso.
Tra i momenti più suggestivi, inoltre, l’ormai celebre ‘Processo ad una Strega’, nella corte della Rocca: uno spettacolo teatrale, dal forte impatto scenico ed emotivo, tratto dagli atti di un processo del Santo Tribunale dell’Inquisizione, ai danni di una donna creduta una strega: Teresa di Pesco Sannita. Ma anche il Sabba delle Streghe, nel Giardino del Mago, rituale avvolto nelle ombre del tempo, il vertice di un culto segreto che si raduna sotto il noce secolare, circondato da streghe danzanti.
A completare la serata ‘magica’ il museo itinerante della tortura con le ricostruzioni reali di strumenti inquisitori usati per le confessioni alle donne accusate di stregoneria, i racconti dedicati a Bellezza e Matteuccia, fino al rito del noce, per raccontare l’origine della leggenda delle streghe, ripercorrendo le tappe dei riti matriarcali legati ai culti egizi che veneravano la dea Iside e quelli legati al popolo longobardo che si celebravano intorno al noce.