Comune di Benevento
Puc, Chiusolo e Martignetti: “No a demagogia su incarichi obbligatori per legge, in passato spese cifre anche maggiori’
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“Riteniamo semplicemente inaccettabili e frutto di demagogia le strumentalizzazioni che sono state messe in campo, addirittura sotto la forma di manifesti murali, sulla redazione del Piano urbanistico comunale e sugli incarichi, obbligatori per legge come studi di settore e piani di settore, collaterali alla redazione del Puc. E’ un maldestro tentativo di ingenerare forme di sfiducia, o peggio di livore, contro le istituzioni veramente scoraggiante”, lo scrivono in una nota congiunta l’assessore all’Urbanistica Molly Chiusolo e il presidente della Commissione Urbanistica Alfredo Martignetti.
“La parcella relativa relativa alla Pianificazione urbanistica finalizzata alla redazione del nuovo Puc, è sottostimata poiché inferiore di circa un terzo rispetto ai parametri economici relativi alla dimensione demografica di Benevento. Egualmente sono sottodimensionate anche le altre parcelle relative agli incarichi e alle consulenze. Strumentalmente si è omesso di precisare che molti importi si riferiscono a meri impegni di spesa per importi che non sono stati ancora liquidati. Tutti gli incarichi sono stati conferiti in applicazione del principio di alta competenza professionale a esperti i cui nominativi sono presenti nelle rispettive short-list e sono facilmente consultabili da chiunque perché pubblicati sull’Albo pretorio e su Amministrazione trasparente’: dunque qualcuno ha semplicemente riportato su carta ciò che era già presente on line, scoprendo, come si suol dire, l’acqua calda.
Il pulpito peraltro è fortemente inopportuno: durante le amministrazioni di centrosinistra, ai tempi della redazione del nuovo Puc, sono state spese per consulenze cifre maggiori, con esperti convocati addirittura dal Portogallo. Ma non solo! Consulenze notevoli sono state erogate, negli anni passati, ad esponenti del centrosinistra in società partecipate tanto del Comune quanto della Provincia. Dunque – proseguono Chiusolo e Martignetti – senza scomodare la parabola evangelica della pagliuzza e della trave, si potrebbe dire che c’è quantomeno la sindrome della memoria corta. Sarà nostra cura ricordare all’opposizione sia i tempi che i costi del Puc targato Pepe.
Quanto alla tempistica e al presunto stallo attuale, questi mesi sono stati necessari perché era in procinto di essere adottata la nuova disciplina urbanistica approvata il 29 aprile, la legge n. 5/2024, che ha introdotto una nuova concezione di pianificazione che ha modificato anche l’aspetto procedurale di approvazione dei piani urbanistici comunali.
Dunque, il tempo trascorso è stato utile anche ad armonizzare la delibera di integrazione degli indirizzi strategici alla nuova normativa. Avremmo rischiato altrimenti di approvare un testo già superato, invece il nostro obiettivo è disciplinare finalmente a Benevento l’uso del suolo salvaguardando il nostro territorio dagli abusi e dalle speculazioni, partendo dal prezioso lavoro di ascolto realizzato con i protagonisti della città: i suoi abitanti e le varie categorie produttive che li rappresentano”.