Medio Calore
Sant’Angelo a Cupolo, il sindaco Cataffo chiama i suoi alla ricomposizione politica

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“A pochi giorni dall’ultimo consiglio comunale mi corre l’obbligo di fare alcune precisazioni in merito ai dubbi sollevati sulla regolarità del Piano Economico Finanziario (PEF), dubbi del tutto infondati e speciosi. Il PEF – scrive Diego Cataffo, sindaco di Sant’Angelo a Cupolo – è stato vidimato dall’Ente d’Ambito (Ato rifiuti), che ne certifica (come si può leggere dalla determina del Direttore Generale, allegata alla deliberazione di consiglio) la qualità del lavoro svolto e la sua corrispondenza a quanto richiesto dalla norma. Nessun aumento di tariffe si è determinato, se non quello di adeguamento statistico dovuto alla rettifica del tariffario per l’inflazione previsto dall’ARERA ( Autorità di regolazione per energia reti e ambiente).
Prima di affermare cose inesatte, sarebbe opportuno approfondire la materia trattata, evitando di utilizzare i social per diffondere “mala informazione”. Altro aspetto che mi preme chiarire – prosegue il sindaco – è quello relativo all’astensione dal voto di sei componenti della maggioranza. Sottolineo “astensione”, e non “voto contrario”, ossia il PEF non è stato votato, ma l’astensione ne ha permesso l’approvazione.
Una linea a dir poco “bizzarra” dei miei amici di maggioranza, vista la relazione negativa dell’assessore al Bilancio, anche lei astenuta. Un “senso di responsabilità” ondivago che spero non si riproponga al prossimo imminente consiglio comunale, dedicato all’approvazione del Bilancio consuntivo predisposto dal Commissario prefettizio ad acta. Un Bilancio consuntivo in linea con quanto avevamo elaborato con la nuova società di consulenza. Pertanto mi auguro che siano stati dipanati i dubbi avanzati e che il Bilancio venga approvato.
Nel contempo, per il prosieguo della consiliatura sarebbe necessario aver ben chiari obiettivi e compagni di percorso. Stabilire e condividere dei punti programmatici da realizzare da adesso alla fine della consiliatura è l’unica strada percorribile. Ad oggi, però, non arriva nessun segnale di ricomposizione politica, tanto meno sono state presentate dimissioni dalla carica ricoperta o remissione delle deleghe.
Mi auguro che questi pochi giorni siano sufficienti per far ritornare tutti sulla strada della ragionevolezza, sempre nell’interesse dei cittadini e del territorio. Se invece qualcuno ha deciso che l’esperienza amministrativa del gruppo LiberaMente, di cui sono parte, debba finire in maniera così indecorosa, senza tener conto della volontà dei nostri elettori (gran parte di essi delusi e confusi per quanto sta succedendo) è giusto farlo assumendocene tutte le responsabilità”, conclude Cataffo.