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Faicchio, bisogna tutelare la colonia di pipistrelli: interdetto l’accesso all’acquedotto ipogeo

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L’accesso all’acquedotto ipogeo romano-sannita di Faicchio e all’area ad esso attigua sarà interdetta in maniera permanente. Lo ha deciso ieri il sindaco Nino Lombardi con una ordinanza contingibile e urgente.
Il motivo? Proteggere i pipistrelli presenti al suo interno ed evitare anche il danneggiamento del sito archeologico. Da ieri, 9 maggio, è vietato l’accesso libero e non regolamentato.
L’acquedotto di località Fontanavecchia, come si sa, rappresenta un sito archeologico di inestimabile importanza, tutelato dal Ministero della Cultura, tramite la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento.
Lo stesso acquedotto ospita, per tutto l’anno, una delle colonie di chirotteri più importanti d’Italia, che include sei specie: rinolofo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum), rinolofo minore (Rhinolophus hipposideros), rinolofo euriale (Rhinolophus euryale), miniottero (Miniopterus schreibersii), vespertilio di Capaccini (Myotis capaccinii) e vespertilio smarginato (Myotis emarginatus), con un numero massimo stimato nel periodo estivo pari a 700 esemplari. Durante tutto l’anno, il sito è utilizzato dagli stessi mammiferi per lo svernamento e la riproduzione.