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SANNIO

Il nuovo progetto cinematografico del regista Vallone è un documentario sulla gloriosa ‘Telesia’

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In Valle Telesina nuovo progetto cinematografico del regista Vincenzo Vallone, coordinato da Anna De Pasquale. Il documentario sarà girato tra il Sannio telesino, Benevento, Puglia e in particolare nel Salento e a Roma. Si intitola ‘Docet in latino’ – spiegano – “in quanto queste città dell’antica Roma sia repubblicana che imperiale ci hanno insegnato tanto. Una civiltà notevole che ha dato un senso ben preciso allo sviluppo di un territorio e alla storia antica ed è un modello per le nuove generazioni”.

Il documentario tratteggia il valore archeologico, storico, architettonico e culturale di “Telesia”, una antica città romana di origine sannita, un luogo di inestimabile valore archeologico e che, con una posizione di privilegio per gli scambi commerciali, è un ponte tra il Tirreno e l’Adriatico.

I primi cenni di Telesia partono dal 216 a.C. durante la II guerra Punica, quando fu occupata dal generale cartaginese Annibale, dopo aver attraversato le gole del Monte detto Eribiano fino al 214 a.C. conquistata poi da Quinto Fabio Massimo che la ricondusse sotto la potestà di Roma. Tra i personaggi più illustri anche Caio Ponzio detto il Telesino, condottiero sannita che umiliò i romani nel 321 a.C. nella battaglia delle Forche Caudine. Secondo alcuni storici la Telesia sannitica si trovava sul monte Acero dove si possono ancora oggi vedere i resti dell’antica fortificazione chiamata “Arce”.

Telesia rimane uno dei luoghi con fascino, storia e leggenda, crocevia di traffici commerciali che conobbe una rapida espansione urbanistica, narrati e descritti dal regista Vincenzo Vallone tramite canoni di bellezza e di conoscenza artistica dove l’architettura si fonde con la storia e l’archeologia riportando in vita monumenti troppo spesso dimenticati o poco valorizzati con l’intento di trasmettere ai giovani e ragazzi una eredità di un passato glorioso.

Il regista Vincenzo Vallone è nato a Telese Terme dove vive e lavora. Architetto, si è consacrato alla progettazione degli spazi urbani, al recupero storico, alla pianificazione territoriale e alle tematiche dell’ambiente e del paesaggio. Dipinge da sempre e le sue opere, lamiere “ fiorite”, ripercorrono e documentano la contemporaneità. Ha esposto nelle gallerie d’arte più importanti delle città europee e a Dubai. Architetto, scultore, pittore, scrittore e regista.

Le sue opere cinematografiche sono dei viaggi nel tempo da 113 milioni di anni fa con il documentario “Scipionyx Samniticus”, che è stato in esposizione fino al 18 giugno 2023 presso il museo nazionale della natura e delle scienze di Tokyo nell’ambito della Dino Expo 2023. Il viaggio continua con il documentario “Vallone: Fiori dal Cielo” attraverso l’impero Romano, il periodo Normanno con la torre sede del più piccolo museo archeologico al mondo, come segnalato dal Politecnico di Milano. Si prosegue il viaggio nell’anno 1000 con il restauro dell’ Abbazia Benedettina del S.S . di San Salvatore Telesino e l’opera contro la violenza sulle donne di Gioia Sannitica. Il viaggio nella storia continua a Telese Terme con il Campanile della Chiesa di Santo Stefano, sia all’esterno che all’interno, a navata unica con elementi qualificanti e materiali di particolari architettonici alla sacralità dell’edificio e in particolare dell’abside e della sacrestia. Il monumento ai caduti di Telese Terme ispirato ai siti archeologici dell’isola di Pasqua nell’Oceano Pacifico; il viaggio di Vallone continua ripercorrendo il 700’ con il documentario” De Matteis, l’Epifania” con la volta della Chiesa di San Sebastiano dipinta dal De Matteis e la rievocazione del Gran Tour nel periodo Borbonico nella Chiesa di San Sebastiano di Guardia Sanframondi, gioiello unico del Sannio. Il viaggio continua con la narrazione di storie dell’attualità con il documentario “Sorprendentemente Tonino. Nuances di memoria, Antonio Conte: pagine usate, parole, prassi”. 

E’ ora in progettazione anche il documentario “La Porta della Citta” di Telese Terme, un anforone alto 8 metri e 4 archi in acciaio corten, simbolo del territorio dell’acqua.

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