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Atti aziendali di Asl e San Pio, ‘Cittadinanza attiva’: “Costituire il Comitato di Partecipazione”

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“Inconsistenti e impalpabili sono le tracce di coinvolgimento dell’associazionismo teso alla tutela dei diritti del cittadino e del volontariato nella elaborazione degli atti aziendali, con i quali si intende regolare la vita delle aziende e il rapporto con il territorio e le sue esigenze di salute”. Così in una nota, a firma del rappresentante territoriale Nicola Boccalone, l’Associazione Cittadinanza attiva -Tribunale dei diritti del Malato in relazione alle notizie apparse sulla redazione dell’atto aziendale di Asl e Azienda Ospedaliera.
“Un deficit di partecipazione – spiega – che mal si concilia con le aziende sanitarie delegate dal sistema regionale sui territori di primario interesse. Una carenza strutturale che mortifica il dinamismo di tutti i protagonisti del volontariato, nessuno escluso. Non sono chiare le dinamiche per cui già nella fase di costruzione del rapporto con il territorio il mondo delle associazioni non è attratto, non solo nella fase di costruzione dell’atto fondamentale, ma anche nel prosieguo delle attività non avendo neanche previsto il luogo del confronto per una dinamica costruttiva sulla gestione degli interessi pubblici e diffusi. La costituzione del Comitato di Partecipazione dovrebbe essere il riferimento di sintesi nel rapporto tra i progetti e programmi di un’azienda sanitaria locale, nel rapporto con le esperienze del mondo del volontariato che assiste e segue in continuità il cittadino quale destinatario dell’offerta sanitaria.
Non a caso – sottolinea – le disposizioni nazionali e regionali in materia, prevedono la sua costituzione e le modalità di funzionamento del Comitato di Partecipazione in relazione a tutte le espressioni aziendali di sanità pubblica di territorio come l’ASL e Azienda Ospedaliera San Pio. Marginalizzare, se non escluderlo, il Comitato di Partecipazione dall’Atto fondamentale significa evitare il confronto e denegare i diritti riconosciuti dal sistema normativa in punto di verifica e controllo del funzionamento delle strutture dei servizi sanitari e socio sanitari.
Il comitato di Partecipazione – conclude – ha un ruolo strategico nel vigilare sul rispetto del diritto all’informazione dei cittadini e sul miglioramento della sua qualità in un’ottica dicollaborazione con le aziende alla promozione di interventi volti al miglioramento dell’accoglienza e dei processi informativi e comunicativi tra azienda e cittadino. Il Tribunale dei diritti del malato chiede e offre la propria incondizionata disponibilità alla costituzione del Comitato di Partecipazione ed al suo funzionamento per gli obiettivi prefissati dal sistemi sanitario nazionale e regionale”.