ECONOMIA
‘Querelle’ con Lombardi, la versione di Vigorito: “Parole gravi e immotivate, l’assemblea finita con un abbraccio”
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Un confronto utile a “restituire informazioni corrette alla collettività e alla Città in cui vivo come se fossi un residente”. Così Oreste Vigorito che ha convocato la stampa, incontrata questo pomeriggio, per replicare alle dichiarazioni rese ieri in Consiglio dal presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi. E nel farlo, il numero uno degli industriali sanniti ha riportato le lancette dell’orologio a martedì scorso, all’assemblea della Confindustria. Lì dove tutto è cominciato. Ma per iniziativa di Lombardi – ha sottolineato Vigorito: “Avevamo invitato il sindaco della Città e il presidente della Provincia per i consueti saluti istituzionali. Poi Mastella ha contenuto il suo intervento in dieci minuti, formulando una serie di doglianze nei confronti del presidente della Regione. Lombardi, invece, ha parlato per venticinque minuti, più del presidente della Confindustria. Tanto che il mio intervento è stato ricalibrato sul suo”.
E nel ripercorrere l’intervento di Lombardi, il presidente della Confindustria ha posto l’attenzione – innanzitutto – sul tema delle sovrapposizioni istituzionali, tema chiamato in causa proprio dall’inquilino della Rocca: “Mi ha meravigliato che ci si meravigliasse del fatto che qualcuno poteva essersi interessato della risoluzione di qualche problema, come nel caso dello scalo ferroviario di Ponte Valentino, della messa in sicurezza dei fiumi. Perché sì, Confindustria si è interessata di queste cose ma pensavo facesse piacere a un amministratore sapere che la Regione, su input degli industriali, ha predisposto dei finanziamenti. La prossima volta, prima di risolvere un problema, chiederemo il permesso”.
E veniamo all’eolico, questione sollevata a sproposito e strumentalmente – ha evidenziato Oreste Vigorito: “Da quando sono presidente del Benevento Calcio, e sono trascorsi 17 anni, non ho più lavorato nel Sannio. Non solo non ho installato una turbina, ma neanche una delle mie colonnine elettriche: sono ovunque in Italia ma non a Benevento. E’ stata una mia scelta, proprio perché nessuno potesse rinfacciarmi nulla”.
E ancora, per restare alle dichiarazioni di Lombardi, Vigorito ha puntualizzato di non avere nulla a che fare con l’impianto di Pietrelcina: “Non mi riguarda, neanche conosco chi lo ha proposto. Eppure oggi trovo sui giornali la mia foto associata a Padre Pio”. Se c’è una ‘vertenza’ aperta con la Rocca, semmai, è quella riguardante il revamping delle vecchie pale installate ormai più di vent’anni fa: “Revamping vuol dire che si tolgono sette turbine e se ne installa una soltanto. Ma se prima ci dicevano che le nostre pale avevano sconvolto il paesaggio, oggi proprio la Provincia ci dice che la gente si è abituata a vederla”.
Resta sul campo l’interrogativo, allora. Perché questa polemica? Vigorito una spiegazione non se la dà. Pure perché l’assemblea – ha confidato il presidente della Confindustria – si era conclusa con un abbraccio: “Poi non so cosa è successo in questi ultime due giorni e con chi abbia parlato Lombardi”.