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Covid e scuole chiuse ad Airola: il Comune perde al Tar e l’ex sindaco dovrà pagare le spese legali

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L’ex sindaco di Airola, Michele Napoletano, dovrà restituire oltre 3mila euro al Comune per ripagare le spese legali sostenute dall’Ente nel giudizio legato alla chiusura delle scuole nel periodo covid. Come si ricorderà, nell’aprile 2021, il primo cittadino decise lo stop delle attività didattiche in due occasioni per ridurre il numero di contagi e per consentire attività di sanificazione degli ambienti. Non solo: in quei giorni si tenne anche un Consiglio comunale straordinario e monotematico per discutere in merito alla “Petizione didattica digitale per tutte le scuole presente sul territorio comunale di Airola fino al permanere della situazione di grave rischio e contagio Covid”. All’epoca dei fatti 1500 genitori del centro caudino raccolsero le firme per chiedere la prosecuzione della didattica a distanza.
Una decisione contestata dinanzi ai giudici del Tar che, con due sentenze, diedero ragione all’avvocato Nicola Maglione che propose un ricorso sulla illegittimità della chiusura degli istituti in nome e per conto di alcuni cittadini.
Il Tar nella sentenza ha previsto che “le somme di soccombenza sarebbero state rimborsare dal sindaco pro tempore, Michele Napoletano, quale autore delle ordinanze opposte ed annullate, sulle quali il Segretario Generale ed i Responsabili dei Servizi interessati avevano espresso, per quanto di rispettiva competenza, preliminare motivato parere negativo”.
Intanto, il Servizio Finanziario ha provveduto a pagare la somma all’avvocato Maglione, che ora dovrà ritornare nelle casse comunali attraverso il rimborso dell’ex primo cittadino: si tratta di 3.384 euro che comprendono le spese per entrambi i giudizi. Una forma di ‘long covid’, questa volta di tipo finanziario, che sottolinea la complessa situazione che le amministrazioni locali si sono trovate ad affrontare durante la pandemia.