Comune di Benevento
Benevento, dal Consiglio comunale ok a Sannio Acque. L’opposizione: “Troppa fretta”
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Il Consiglio Comunale di Benevento ha approvato con 21 voti favorevoli e 7 contrari l’adesione al deliberato dell’Ente idrico campano e l’approvazione dello statuto della società mista “Sannio Acque Srl”. La decisione è giunta al termine di un lungo e accesso dibattito tra opposizione e maggioranza.
In apertura sono state presentate 4 pregiudiziali da parte della minoranza consiliare, tutte respinte però dalla votazione. A seguito di questo esito, il consigliere di Prima Benevento, Rosetta De Stasio, ha abbandonato l’aula prima della trattazione dell’unico punto all’ordine del giorno perché – ha detto – “ritengo nulla questa seduta in virtù delle pregiudiziali corrette presentate dall’opposizione e non accolte”.
Prima degli interventi sulla questione c’è stato anche il discorso del sindaco che ha attaccato l’opposizione: “Mi sembra un tribunale – ha sottolineato – e non un organo politico”. Poi stoccate al portavoce di Alternativa per Benevento, Luigi Perifano, ripescando la vicenda Samte e il ruolo di legale che l’avvocato sannita ha ricoperto per l’azienda. Secca la replica del consigliere di opposizione, che ha risposto a Mastella mentre il primo cittadino lasciava l’aula, accusandolo di “non essere in grado di reggere un confronto”.
A relazionare per l’amministrazione è stato l’assessore ai Lavori pubblici, Mario Pasquariello, che ha ribadito l’obbligo della nascita della società pena il commissariamento. Una scelta politica precisa, come ha sostenuto anche il consigliere di maggioranza Marcello Palladino.
Dall’opposizione, invece, sono giunte critiche per la celerità con la quale si è voluto approvare lo statuto. “Il voto avrà un effetto epocale e ci dovremmo sentire mortificati a dover votare con questa fretta solo per entrare nelle grazie del Pnrr”, ha spiegato Angelo Moretti di Civico22. Ha ribadito la “necessità della partecipazione di tutti gli amministratori del Sannio approfondendo alcune tematiche” la capogruppo del Pd, Floriana Fioretti, mentre Megna ha attaccato sulla parcellizzazione delle quote pubbliche.