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SANNIO

Scuola, svolto il secondo incontro del progetto “ConosciAmo Telesi@antiqua”

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Il 2 dicembre 2022 presso la Biblioteca dell’Istituto Telesi@, si è svolto il secondo incontro del progetto “ConosciAmo Telesi@antiqua”, finanziato con il Piano delle Arti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, per promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ambientale dell’Italia.

Il progetto vuole offrire uno spazio di riflessione scientifica integrata sull’archeologia, intesa come risorsa economica e come strategia culturale per lo sviluppo sostenibile e la tutela dei nostri territori. Si propone l’obiettivo di rendere gli studenti più sensibili alla nostra identità culturale attraverso l’archeologia, la moderna scienza della ricerca, che ci consente di ricostruire la nostra storia, quella più antica, affascinante e avvolta dal mistero.

In particolare, verranno attuati dei laboratori didattici per realizzare la documentazione e la catalogazione dei reperti appartenuti all’antica Telesia. Grazie alla stretta collaborazione con la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento, che ha avviato il progetto lo scorso maggio con l’intervento del Funzionario Andrea Martelli, e supportati dalla collaborazione con L’Università degli Studi della Campania Vanvitelli, nella persona della prof.ssa Giuseppina Renda, gli studenti delle classi del Liceo Classico Quinquennale e Quadriennale scenderanno in campo…anzi, saliranno sulle mura dell’antica Telesi@! Non solo, gli studenti a caccia di reperti visiteranno i principali Musei, nei quali è possibile rinvenire le disperse vestigia dell’antica Telesia: l’Antiquarium di San Salvatore, il Museo Civico “Raffaele Marrocco” di Piedimonte Matese e il Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino di Montesarchio.

L’incontro di oggi è con la prof.ssa Virginia Ibelli che non è solo docente del Telesi@, ma è soprattutto un’archeologa specializzata che ha collaborato alle indagini archeologiche delle stazioni

Duomo e Municipio della Metropolitana di Napoli ed è autrice di testi scientifici sulla ceramica campana ed etrusca a figure nere. Il suo intervento ha per oggetto le tecniche edilizie e le strutture murarie dell’età romana ed ha lo scopo di porre le fondamenta per lo studio sul campo della cinta muraria dell’antica Telesia. In questo modo abbiamo scoperto che gli antichi romani hanno inventato un versatile legante, antenato del cemento, (opus caementicium) e l’opus reticulatum, la tecnica adoperata per la costruzione delle nostre antiche mura.

Abbiamo compreso che gli antichi romani erano abili costruttori dalle spiccate capacità ingegneristiche: adoperavano ponteggi, carrucole e centine e, grazie alla malta idraulica, erano in grado di gettare in acqua e costruire pontili. Adesso siamo pronti ad iniziare la nostra avventura di giovani archeologi. (Ludovica Amore)

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