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San Pio, Io x Benevento: ‘Utenza mortificata da gestione sanitaria che merita approfondimenti’
																														
															
															
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“Per evitare strumentalizzazioni o accuse ridicole e prive di  fondamento, l’Associazione IO X Benevento ha sempre supportato le  denunce con riscontri documentali inconfutabili. Oltre alle tante  denunce che l’utenza ha direttamente prodotto per fatti di cronaca  importanti, più volte il sodalizio, ha studiato e denunciato  irregolarità che palesemente mettono in evidenza le modalità che  caratterizzano la gestione sanitaria dell’AORN S. Pio, chiedendo agli  Organi competenti di verificare e  accertare eventuali responsabilità.             
Se oggi si riscontrano una serie di criticità che incidono in  maniera determinante sulle prestazioni sanitarie che interessano  l’utenza – scrive l’associazione guidata da Giuseppe Schipani –  allora è legittimo formulare delle domande. La prima che  dovrebbe nascere spontanea probabilmente dovrebbe riguardare l’operato  della Direzione Strategica: chi ha valutato il Direttore Generale Dott.  Mario Ferrante? Perché è stato confermato il Direttore Sanitario Dott.  Giovanni Di Santo? Alcuni degli elementi che emergono da uno studio che  l’associazione ha condotto con degli esperti e che potrebbero rispondere  alle domande, dovrebbero far riflettere e potrebbero far comprendere  bene molte dinamiche di governo sanitario”.      
“II Consiglio dei Sanitari, costituito con  provvedimento del Direttore Generale, è un organismo elettivo  dell’Azienda con funzioni di consulenza tecnico-sanitaria. Esso fornisce  parere obbligatorio al Direttore Generale per le attività  tecnico-sanitarie, anche sotto il profilo organizzativo e per gli  investimenti ad essa attinenti ( quindi pensiamo ai tanti investimenti  fatti). Esprime, altresì, pareri sulle attività di assistenza sanitaria.  I pareri del Consiglio dei Sanitari s’intendono come favorevoli  se non  formulati entro dieci giorni dalla richiesta; in casi urgenti e  motivati i pareri vanno formulati entro i più brevi termini indicati  nella richiesta. Le modalità di funzionamento del Consiglio dei Sanitari  sono previste da un apposito regolamento. Il Consiglio dei Sanitari è  presieduto dal Direttore Sanitario.” (da Atto Aziendale in vigore).  
“Il Consiglio dei sanitari – prosegue Io x Benevento – è stato costituito con delibera n.388 del  14/06/2018, l’incarico è per tre anni, ed è quindi scaduto in data il  13/06/2021 (15 mesi fa). Il Dott. Di Santo è il Presidente del Consiglio  dei sanitari che è scaduto da un anno e mezzo e non è stato più  ricostituito. In questo anno e mezzo a chi sono stati chiesti e chi ha  espresso i PARERI OBBLIGATORI? Tutti gli atti posti in  essere sulle attività tecnico-sanitarie e di assistenza sanitaria sono  nulli in quanto non sono stati chiesti i PARERI OBBLIGATORI? Come mai chi doveva vigilare e valutare non ha prestato  attenzione in un anno e mezzo che gli atti organizzativi e quelli dei  tanti investimenti non erano supportati dai pareri obbligatori?”.             
Abbiamo approfondito il tema del “Comitato di Dipartimento:  definisce le linee di indirizzo clinico ed organizzativo del  Dipartimento; definisce linee guida utili per un più corretto indirizzo  diagnostico-terapeutico; elabora la proposta di obiettivi gestionali ed  assistenziali del Dipartimento; adotta modelli per la verifica e la  valutazione di qualità dell’assistenza erogata; propone l’istituzione di  gruppi operativi interdipartimentali; propone piani di aggiornamento e  riqualificazione del personale; individua la rosa di candidati a  direttore di Dipartimento da proporre al Direttore Generale. Esso si  riunisce, previa convocazione formale del Direttore di Dipartimento  almeno una volta ogni due mesi per la verifica periodica degli obiettivi  e per individuare eventuali correttivi ed interventi idonei ad  ottimizzare l’utilizzo delle risorse, nonché ogni qualvolta debba  esprimersi su: la gestione ed utilizzazione, in modo coordinato ed  integrato, delle risorse attribuite (umane, finanziarie e tecnologiche)  per il perseguimento degli obiettivi; la definizione degli obiettivi del  Dipartimento che verranno negoziati dal Direttore dello stesso con la  Direzione Strategica; la verifica della corrispondenza dei risultati  raggiunti rispetto agli obiettivi concordati; le modalità organizzative  del Dipartimento nell’ambito clinico (percorsi assistenziali, presa in  carico, appropriatezza, ecc.).” (da Atto Aziendale in vigore).   
“Il 17 dicembre 2018 sono stati proclamati gli eletti e dopo tre anni è  scaduto l’incarico il 16 dicembre 2021.  Dopo dieci mesi ancora non  vengono indette le elezioni. Alcuni Dipartimenti sono privi dei comitati  ma hanno i Direttori di Dipartimento. La Direzione Strategica composta  dal dott. Di Santo e dal dott. Ferrante, ha proceduto a nominare, poi a  sospendere in autotutela e poi a rinominare, a poco più di sei mesi  dalla scadenza i nuovi Direttori di dipartimento, illegittimi in quanto  alcuni ricoprono tale incarico da oltre tredici anni mentre non potevano  essere nominati per più di due mandati (totale sei anni). I direttori  di Dipartimento vengono comunque pagati probabilmente procurando un  danno erariale. Come mai sono sfuggiti anche questi elementi a chi  doveva valutare Di Santo e Ferrante e nonostante ciò sono stati comunque  confermati? Il Collegio Sindacale nominato dai Ministero di Economia e  Finanza e dal Ministero Salute oltre quello nominato dal Governatore De  Luca come mai non hanno verificato e tenuto in considerazione questi  elementi? I direttori di Dipartimento, senza comitato, sono componenti  del collegio di direzione Organo dell’Azienda, com’è possibile che non  si siano accorti in dieci mesi che il comitato e quindi i direttori non  hanno potuto svolgere i propri compiti? In questo anno chi ha svolto  tali funzioni? Dovremmo chiederlo a DI SANTO e  FERRANTE? Chi  risponderà delle indennità che hanno percepito i Capi Dipartimenti  illegittimi in quanto non avevano requisiti per poter essere ancora  rinominati?             
Poi, altra anomalia è stata riscontrata per ciò che riguarda i  concorsi. Infatti, in tutti i concorsi per primari è stato nominato  membro della commissione di concorso il dott. Giovanni Di Santo  nonostante fosse un un iscritto del sindacato ANPO (dichiarato dallo  stesso Dott. Di Santo nel curriculum presente sul sito aziendale),  studiando ci siamo accorti che dall’art. 35 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165,  vieta a coloro che ricoprono incarichi sindacali di far parte delle  commissioni concorsuali, poi, questa norma è stata superata  dalla  sentenza 23 ottobre 2007, n. 5572 della V sezione del Consiglio di  Stato. Il tema è che il Direttore Sanitario Di Santo, da una parte sul  CV pubblicato sul sito aziendale, dichiara di appartenere al sindacato  ANPO mentre nel verbale n.1 del 23 febbraio 2022, dichiara di non essere  rappresentante sindacale e dunque idoneo per essere nominato membro  della commissione valutatrice per il concorso di UOC di Ortopedia.
Il dirigente dell’Area Risorse Umane ha controllato le Autocertificazioni ed in particolar modo la dichiarazione del dott. Di Santo ove conferma  di non essere membro di un sindacato? Il Collegio Sindacale nominato dal  Ministero di Economia e Finanza e dal Ministero della Salute oltre  quello nominato dal Governatore De Luca ha verificato questo elemento? 
Il concorso del primario di Ortopedia ha generato molte proteste e  dai verbali pubblici del Concorso di Direttore di Struttura Complessa di  Ortopedia, pubblicati sul sito aziendale, è facile verificare che in  prima battuta la commissione propone pubblicamente due domande, sempre  le stesse, a tutti i concorrenti. La valutazione della prova orale ha  generato un voto ed un giudizio sintetico. Ebbene, risulta che il più  bravo con il punteggio di 51 viene giudicato buono, quello che raggiunge  al colloquio un punteggio di 49 viene giudicato discreto ma quello che è  stato il peggiore al colloquio 48 viene giudicato ottimo. Il verbale n.  2 del 23 febbraio 2022 è pubblico, il dott. Giovanni Di Santo,  sindacalista ANPO, è tra i firmatari.
Alla luce di quanto emerso, e che si trasmette anche alla Procura  della Repubblica per accertare anche probabili condotte di rilievo  penale e alla Corte dei Conti per chiedere di approfondire in merito  alle indennità percepite dai capi dipartimento illegittimi, per evitare  qualsiasi tipo di dubbio, l’associazione allega anche tutti gli atti che  documentano inconfutabilmente quanto sostiene. Pertanto, si invitano  anche i diretti interessati coinvolti e penalizzati dagli atti prodotti  negli ultimi anni, a provvedere contestando quanto da loro subito prima  presso il TAR e poi presso la Procura.             
Ovviamente poiché risulta davvero difficile comprendere come siano  state sottovalutate le prove concorsuali, chiederemo al Consigliere  regionale Gino Abbate di farsi portavoce e di chiedere un’audizione in  Regione presso la Commissione Sanità anche per capire meglio il criterio  di valutazione che ha determinato la riconferma del dott. Di Santo a  Benevento e del dott. Ferrante all’ASL di Avellino.
Considerando le problematiche che ricadono sull’utenza e di ciò che  sta venendo alla luce, sarà anche legittimo chiedere le dimissioni del  dott. Di Santo ma riteniamo più appropriato un intervento delle Autorità  competenti. Altresì, chiediamo al Direttore Generale Morgante che pare  stia effettuando una ricognizione generale, di prendere una netta  posizione a riguardo verificando quanto emerge dalla sua verifica e  quanto da noi sostenuto.
La richiesta di una accurata perizia tecnica in merito alla gestione  sanitaria degli ultimi cinque anni, trova incidenza per quanto oggi  parzialmente segnalato e documentato ma che ovviamente rimane solo una  goccia nel mare che ricade sulle prestazioni sanitarie erogate dal  nosocomio a servizio dei cittadini”, conclude Io x Benevento.    
							
							



