ECONOMIA
Aziende ‘rosa’, il Sannio è primo in Italia. Le imprenditrici puntano su digitale e green

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Stabile nel 2022 il numero delle imprese al femminile in Italia che, con un milione e 345mila attività, rappresentano però solo il 22,2% del totale. E’ quanto emerge dal quinto rapporto sull’imprenditoria femminile realizzato da Unioncamere in collaborazione con il Centro Studi Tagliacarne e Si.Camera.
Nella graduatoria delle province, Benevento si conferma la prima in Italia con ben il 29,7% di imprese gestite da donne, su un totale di oltre 10mila, dato che si distacca di molto dalla media regionale che invece si assesta al 22.8% e che porta la Campania quasi agli ultimi posti della classifica.
Subito dietro al capoluogo sannita, Avellino con un 29,1% mentre sono ben lontane le altre città campane con Caserta al 23,7%, Salerno che si assesta al 23,4% e Napoli che con il suo 20,7% è nella parte bassa della classifica. Ovviamente non è tutto oro quello che luccica e le analisi effettuate mostrano che le imprese femminili hanno una minore capacità di sopravvivenza tanto che a cinque anni dalla loro costituzione vi è una percentuale di sopravvivenza del 68,1 contro il 74.3 di quelle gestite da uomini.
Più piccole e più fragili, ma anche più inclini ad investire nelle nuove tecnologie e nell’economia green, in linea con le politiche di transizione europea, e con una marcata sensibilità ai temi della sostenibilità.
“Di fronte alle grandi sfide poste dal PNRR al sistema produttivo nazionale, le donne italiane a capo di una impresa stanno rispondendo positivamente, accelerando sul fronte degli investimenti digitali e in tecnologie più rispettose dell’ambiente”, commenta il presidente di Unioncamere, Andrea Prete.
“Ma questa inclinazione – prosegue – va sostenuta ed aiutata. Le imprenditrici, infatti, sentono l’esigenza di migliorare la formazione alle nuove tecnologie 4.0 e green sia a livello scolastico che universitario, di avere un accesso più facile alle risorse finanziarie, di semplificare le procedure amministrative”.
Nonostante le difficoltà, sempre più giovani donne scelgono la via dell’impresa arrivando a rappresentare oltre il 10% del totale delle imprenditoria femminile, con un distacco di quasi tre punti percentuali rispetto all’analogo confronto con l’imprenditoria maschile. Da registrare, inoltre, come l’avvio di un’attività sia anche un fattore importante di integrazione sociale ed economica nel tessuto sociale nel quale si vive ed è significativo che tra gli stranieri siano più le donne che gli uomini ad avviare un impresa con un 11,8% contrapposto ad un 10.4% sul totale degli imprenditori.