Sindacati
Organizzazione del lavoro alla Provincia, i sindacati attaccano e chiamano i lavoratori alla mobilitazione

Ascolta la lettura dell'articolo
“A più riprese, unitariamente, le scriventi organizzazioni sindacali hanno richiesto un urgente incontro con l’amministrazione, evidenziando le tante gravi problematiche afferenti il personale e l’organizzazione del lavoro. Abbiamo in tutti i modi cercato un confronto per evitare che la situazione si incancrenisse ma non solo non abbiamo ricevuto alcun riscontro ma abbiamo dovuto registrare un atteggiamento volutamente dilatorio con motivazioni spesso tendenziose”. Così in una nota congiunta Cgil, Cisl e Uil indirizzata ai vertici della Provincia di Benevento.
Intanto – spiegano -, con la messa in quiescenza di un numero consistente di lavoratori ed il colpevole ed immotivato blocco dei concorsi, banditi oltre un anno e mezzo fa, e delle mobilità volontarie, disposte proprio per sopperire al blocco dei concorsi, non solo si corre concretamente il rischio che una serie di attività siano messe in forse e, cosa gravissima, si teme per il pagamento degli stipendi visto che tra il numero limitato di personale addetto a tale funzione una è in pensione e un’altra è in scadenza di contratto, ma addirittura si teme per la salvaguardia della salute psico-fisica dei dipendenti. Proprio oggi un geometra dell’Ufficio Tecnico ha avuto un malore ed è stato trasportato d’urgenza dai sanitari del 118 al pronto soccorso del Fatebenefratelli per le cure del caso.
La situazione dotazione organica, fortemente sottovalutata – attaccano i sindacati -, sta procurando un forte senso di disagio e l’impressione è che la dirigenza rifugga da ogni responsabilità in attesa che altri se ne assumano l’onere. Su una serie di punti e di proposte avanzate, come ad esempio la proroga dell’istituto dello smart-working o l’affidamento di mansioni superiori in attesa dei concorsi o l’assegnazione di specifiche responsabilità abbiamo dovuto registrare un assordante silenzio con grave pregiudizio per i diritti dei lavoratori. Si è trovato però tempo e modo per l’ennesima proroga, adottata in extremis, delle posizioni organizzative in palese dispregio con quanto previsto dal contratto nazionale e dalla vigente normativa causando, a parere degli scriventi, un probabile danno erariale notevole, ma anche un grave vulnus di trasparenza amministrativa.
Senza alcuna motivazione – concludono – si sono liquidati alcuni istituti contrattuali (come lo straordinario, tra l’altro a chi in modo parziale e a chi integralmente senza che se ne riesca a comprendere la logica) ed altri invece no. La contrattazione 2022 per la ripartizione del fondo incentivante è al palo e non si vede all’orizzonte la convocazione della delegazione trattante. Tanto premesso, Cgil, Cisl e Uil chiameranno, nei prossimi giorni, i lavoratori alla mobilitazione dando altresì mandato ai nostri uffici legali di verificare la possibilità di richiedere alle competenti autorità la dichiarazione di attività antisindacale e nel contempo di informare l’opinione pubblica dello stato in cui versa un ente autorevole ed importante come la Provincia”.