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Comune di Benevento

Nuova pavimentazione, realtà aumentata e teca con reperti: ecco come cambierà l’area dell’Arco di Traiano

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Entro maggio 2023 l’area dell’Arco di Traiano sarà completamente riqualificata e valorizzata. Lunedì mattina la Giunta Mastella, come già annunciato in una nota dal vice sindaco De Pierro, ha dato l’ok al progetto da 1,8 milioni di euro, che rientra tra i 13 interventi finanziati dal Programma Integrato Città Sostenibile-PICS.

Il lavoro da realizzare, dal titolo ‘Arco di Traiano: emozionare e valorizzare’, prevede la ridefinizione e la sostituzione della pavimentazione degli spazi adiacenti il monumento, della parte centrale di via Traiano e dell’area afferente l’incrocio di via del Pomerio, ad esclusione del parterre verde che cinge l’Arco: le due percorrenze semicircolari ai lati, infatti, resteranno come segno e giacitura.

Su un lato, poi, verrà realizzata la Teca espositiva in vetro – alta 2,7 e larga 2,24 metri – che accoglierà i reperti inerenti la storia del ‘simbolo’ cittadino e li racconterà attraverso sistemi informativi multimediali; sul lato opposto resterà l’attuale muretto basso, che fungerà anche da seduta. Anche l’illuminazione verrà completamente rivista con apparecchi a maggiore efficienza e a basso consumo energetico, consentendo una lettura suggestiva del percorso storico e delle aree adiacenti.  

LA TECA – La teca lapidarium, posizionata al lato dell’Arco, servirà per illustrare a cittadini e turisti alcuni riferimenti significativi della città romana attraverso un apparato didascalico multim ediale. Il visitatore potrà acquisire informazioni di base sull’Arco e sulle sue vicende nel corso dei secoli e su altri monumenti di Benevento, con approfondimenti sulla vita e le opere dell’imperatore Traiano. 

Proprio la Soprintendenza ha dato indicazioni significative circa lo scopo della struttura e dell’allestimento, da realizzare in modo versatile, con l’esposizione di varie tipologie di reperti. Lo spazio, inoltre, potrebbe diventare il il luogo per esposizioni rinnovabili e tematiche dei materiali archeologici più significativi provenienti dalle attività di tutela in città con reperti dal fiume Calore, da Santa Clementina, i monumenti lungo l’Appia e altri ritrovamenti dal santuario di Iside.

TECNOLOGIA AL SERVIZIO – Nella parte iniziale del percorso della Teca sarà collocata una mappa interattiva della città in rilievo applicata alla parete in vetro, stampata in materiale plastico o similare partendo da una adeguata documentazione cartografica.

Sulla mappa saranno disposti dei sensori che, selezionati dai visitatori, permetteranno di attivare diversi points of interest, collegati ad un monitor 52’’ posto all’interno della teca e nelle immediate vicinanze della mappa, che presenterà al turista i contenuti proposti. A completamento anche scanner RA per realtà aumentata (che mostreranno informazioni aggiuntive, brevi video e immagini correlate agli oggetti esposti), monitor ad alta risoluzione (che presenteranno a rotazione ulteriori contenuti visivi descrivendo la storia della città e le informazioni pertinenti ai reperti).

Inoltre, all’inizio della visita sarà possibile scansionare un qr code tramite supporto mobile, che permetterà di scaricare una app di visita dedicata alla teca. L’App consente la fruizione agevolata dei contenuti dell’esposizione tramite la presenza di una audioguida che racconta il percorso di vita e la gestione della domotica di illuminazione interna (quando il visitatore si focalizza su un reperto selezionandone il contenuto, si attiverà il sistema di illuminazione con l’accensione di faretti e elementi di luce atti a valorizzare al meglio i reperti esposti).

LA PAVIMENTAZIONE – Partendo dall’importanza dell’asse di attraversamento della “Porta Aurea” lungo la via Traianea, uno degli elementi cardine della riqualificazione dell’area intorno all’Arco è il ripristino visivo della percorribilità pedonale attraverso l’Arco. Tutto questo si traduce nella ripavimentazione dell’intera area, a partire dallo sbocco di Corso Garibaldi sulla piazza dell’Arco, secondo un ragionamento rigoroso dettato dalla necessità di far emergere il segno storico dell’asse di attraversamento.

Il progetto di suolo prevede la rimozione della pavimentazione esistente, quella in ciottoli, le lastre in pietra grigia e quelle in pietra calcarea. La pavimentazione dei due camminamenti sarà in lastre di pietra lavica a massello a grande dimensione, di forma trapezia, con fulcro verso il centro dell’Arco. (G.F.)

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