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Ricerca, Unisannio al top: il rettore Canfora quinto nella classifica di Stanford

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“Importante riconoscimento scientifico per Gerardo Canfora, rettore Università degli Studi del Sannio nella prestigiosa classifica dell’Università di Stanford in California. Nella top 20 degli italiani il professore Canfora è al quinto posto, primo dei campani”. Lo comunica l’Unisannio attraverso i profili social dell’ateneo.
Il ranking è frutto di una ricerca molto complessa che analizza milioni e milioni di dati, come spiega il Corriere del Mezzogiorno in un articolo che rilancia la classifica.
Ma come viene misurata la qualità del loro operato? Lo spiega sempre il quotidiano: “Il ranking è frutto di una ricerca molto complessa che analizza milioni e milioni di dati. Punto di partenza, le pubblicazioni sulle riviste scientifiche. Ci si basa su un algoritmo a cinque dimensioni in cui contano soprattutto il numero di citazioni negli articoli scientifici, l’indice H (che serve a quantificare l’impatto scientifico di un autore, basandosi su pubblicazioni fatte e citazioni ricevute) e il numero di articoli in cui si è primi o ultimi autori». Un lavoro complicato che ha alla base la bibliometria, la disciplina che, con metodi matematici e statistici, misura l’impatto delle pubblicazioni all’interno della comunità scientifica. Una disciplina la cui qualità — e affidabilità — è migliorata di recente grazie all’algoritmo creato nel 2019 dal professor John Ioannidis, in base al quale nel calcolo non vengono considerate né le autocitazioni né le ‘sistematiche’ citazioni reciproche”.
Si tratta di un ulteriore attestato di qualità per l’Unisannio che lo scorso 20 maggio aveva visto il Dipartimento di Ingegneria entrare tra i 350 migliori Dipartimenti Universitari d’Italia. La valutazione, in questo caso, è stata svolta dall’Anvur (Agenzia nazionale per la valutazione della ricerca) sulla produttività scientifica. Un riconoscimento non solo formale, ma anche deciso per concorrere ai finanziamenti riservati ai Dipartimenti di Eccellenza.
Due elementi importanti, dunque, che rilanciano l’azione dell’ateneo sannita come polo di crescita territoriale.