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Impianto rifiuti a Baselice, l’opposizione: “Direttore dell’Ato diserta l’incontro. Chiediamo chiarimenti”
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“L’Assenza del Direttore Generale dell’ATO di Benevento al tavolo dei relatori, all’incontro pubblico organizzato dall’Amministrazione Comunale di Baselice, è la prima sconfitta politica e tecnica per il gruppo di maggioranza, guidato dal Sindaco di Baselice, Lucio Ferella sul tema della trasferenza dei rifiuti”. Lo scrivono in una nota i consiglieri comunali di Baselice, Andrea Cormano, Nicola Colucci e Massimo Maddalena in merito all’assenza del direttore dell ATO di Benevento all’evento organizzato dall’amministrazione comunale di Baselice per la realizzazione di un centro di trasferenza rifiuti.
“Il non aver invitato al tavolo dei relatori nessuno dei Consigliere dell’ATO di Benevento e/o il Presidente stesso – spiegano -, è la riprova che quella intrapresa dal Comune di Baselice è una possibile partita solo tecnica senza autorizzazione della politica. È la conferma del non voler risolvere politicamente il problema del ciclo dei rifiuti nella Provincia di Benevento. L’assenza quindi di relatori politici dell’ATO è un altro chiaro segnale politico da non sottovalutare. Il sindaco di Baselice ha deciso con i soli tecnici senza la parte politica. Invece è la parte politica che dà gli indirizzi e la parte tecnica che deve seguire le linee politiche e attualizzare gli indirizzi. Ma ovviamente cosa ci si vuole aspettare da un sindaco che non fa politica ma che entra sempre a gamba tesa negli aspetti tecnici di progetti che non sono di sua competenza?
Il sindaco – attacca l’opposizione – doveva battagliare per far approvare un vero e proprio piano rifiuti, ma questo non è stato fatto. Lui viaggia da solo, cambia opinioni politicamente. Questa amministrazione comunale in più occasioni ha dato prova di non rispettare neanche i regolamenti e le leggi, non è stato per esempio capace di convocare un consiglio comunale entro i 20 giorni dalla richiesta da parte della minoranza (è dovuto intervenire il Prefetto), non consegna entro 30 giorni gli atti ai consiglieri comunali, dietro formale richiesta, non hanno fatto valutare nello studio di fattibilità i vincoli ambientali nella realizzazione di questo progetto. Oltretutto questa storia politica e tecnica, intrapresa dal nostro Comune, la dice lunga sulla violazione dei regolamenti nazionali e regionali come la legge 14 del 26 Maggio 2016 e sulla capacità di non capire che un conto è fare una proposta di finanziamento su un piano in vigore e un conto farlo su un piano provvisorio, che molto probabilmente il nuovo Consiglio D’Ambito ha già intensione di cambiare e di riprogrammare.
Allora qual è il senso di fare un impianto di trasferenza rifiuto di un SAD 3 Fortore inesistente: la legge 14 del 26 Maggio 2016 – conclude -, prevede come obbligo la costituzione di un ambito, mentre la suddivisione in SAD non è obbligatoria, per cui tocca alla politica decidere come e cosa delineare nel piano di gestione dei rifiuti, sempre nel rispetto delle normative in materie. Nell’incontro, sono stati fatti discorsi filosofici sulla necessità degli impianti, sulla crisi mondiale energetica, sulla economica circolare, sentendo anche posizioni contraddittorie. Invieremo una nota ufficiale al Presidente e al Consiglio dell’ATO per i chiarimenti opportuni”.