ECONOMIA
Terza corsia dell’A1, la decisione del Consiglio di Stato: alla sannita Medil il maxi appalto
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Assegnato in via definitiva all’Ati guidata dal Consorzio Medil, presieduto dal sannita Flavian Basile, il contestatissimo maxi appalto da 317 milioni di euro per la realizzazione della terza corsia dell’A1, nel tratto tra Firenze Sud e Incisa. La decisione è dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato che con la sua sentenza ha chiarito una vicenda complessa che avrà anche un notevole effetto sul mercato delle grandi opere.
Il CONTENZIOSO – La vicenda era approdata nelle aule dei tribunali per chiarire un aspetto sulla modifica del team guidato da Medil in corso di gara. In sostanza, il cambio del raggruppamento di imprese legato al consorzio beneventano riguardava l’auto-eliminazione dall’Ati del consorzio Valori, a rischio di valutazione negativa da parte di Aspi (stazione appaltante) per una serie di precedenti inadempimenti contrattuali.
La sentenza stabilisce, dunque, l’ok alla possibilità di ridurre in corsa il numero di aziende impegnate a realizzare un’opera pubblica se motivata con la perdita dei requisiti. La modifica in diminuzione del raggruppamento d’ora in avanti sarà possibile non solo a cantiere già aperto, dunque in fase di esecuzione dei lavori in modo da non compromettere la realizzazione dell’opera, ma anche prima, a gara ancora aperta.
“Vietare la modifica soggettiva al raggruppamento del quale uno dei componenti sia incorso in perdita dei requisiti di partecipazione in fase di gara, ma che sia comunque capace di eseguire il contratto in affidamento, non apporta alcun vantaggio alla stazione appaltante” spiegano i giudici e nel caso in cui “quale che sia il numero dei componenti il raggruppamento, resta comprovata l’affidabilità dell’operatore”. Mentre concludono “è innegabile, invece, il vantaggio per le imprese che, da un lato, hanno la necessità di raggrupparsi per poter competere in taluni segmenti di mercato, e dall’altro, subirebbero ingiustamente effetti negativi di altrui condotte che non hanno in alcun modo potuto evitare”.
IL COMMENTO – “Si tratta di una sentenza importantissima per tutti gli operatori del comparto – ha spiegato il presidente di Medil, Flavian Basile -. Una pronuncia storica e che tutela il lavoro delle imprese del settore. Con il risultato ottenuto speriamo di poter procedere in maniera lineare nell’esecuzione dell’opera e nella sua contrattualizzazione considerando anche il nuovo corso di Autostrade Spa con l’entrata di Cassa depositi e prestiti”. Una considerazione, quella dell’architetto sannita, che pone l’attenzione anche sulla sentenza del settembre del 2020 della Corte di giustizia europea che aveva già chiarito a livello UE quanto deciso dal Consiglio di Stato.
“Alla luce della giurisprudenza europea – ha aggiunto Basile – una diversa interpretazione avrebbe portato ad una azione risarcitoria a discapito di Autostrade e Cassa depositi e prestiti e quindi dei cittadini italiani”.
Un successo, dunque, per Medil: “In linea con i programmi di sviluppo industriale – ha sottolineato Basile – questa importante acquisizione rappresenta la logica conseguenza dell’impegno del nostro consorzio costituito da imprese che realizzano infrastrutture con passione e con l’obiettivo di diventare player di riferimento nazionale per le grandi opere.
Si tratta di una grande vittoria per il territorio e per i suoi giovani – ha concluso – in considerazione anche dell’avvio nei prossimi mesi della “Business school” di Medil. Si tratta di un master che prenderà il via nei prossimi mesi, in collaborazione con la facoltà di Ingegneria dell’Unisannio, e che andrà in cerca di giovani talenti per le imprese di costruzione del territorio”.