Medio Calore
San Giorgio del Sannio, la proposta di Ciampi per risolvere la mancanza di acqua

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“La mancanza di acqua a San Giorgio è un problema non più rinviabile e per risolverlo è necessario realizzare immediatamente una serie di attività”. E’ quanto afferma Angelo Ciampi, candidato sindaco per la lista CambiAMO San Giorgio alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale di San Giorgio del Sannio (Benevento).
“Il primo obiettivo è assicurare una costante e sufficiente quantità d’acqua a tutte le famiglie. Per raggiungere il risultato è necessario garantire preventivamente che la portata necessaria per San Giorgio fornita da Alto Calore venga costantemente assicurata ed incrementata a 35 litri al secondo a fronte dei circa 30 attuali. La portata d’acqua da garantire a sistema stabilizzato dovrà essere di circa 3.000 mc al giorno a fronte dei circa 2.500 attuali.
Si deve quindi effettuare – aggiunge – una verifica ingegneristica della rete, introducendo sistemi di controllo avanzati e digitalizzati che permettano una gestione ottimale delle risorse, riducendo le perdite e limitando le inefficienze.
Si deve realizzare un nuovo serbatoio che assicuri l’accumulo della necessaria quantità d’acqua a tutte le utenze. Per fare ciò, stimando intorno ai 400.000 euro il costo di realizzazione del nuovo impianto da realizzare in località Toppa, si potranno seguire varie strade.
La prima è verificare la possibilità di ottenere le risorse necessarie direttamente dalla Regione Campania, proprietaria delle rete adduttrice, realizzata nei decenni scorsi con i fondi della cassa per il Mezzogiorno, anche immaginando di inserire l’intervento tra quelli finanziabili con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Qualora – e solo qualora – si ravvisasse il rischio di tempi troppo lunghi per un possibile finanziamento della Regione, si deve pensare immediatamente ad una soluzione slegata dalla dipendenza da altri enti.
Infatti, come è noto, l’Alto Calore incassa sulla bolletta trimestrale pagata dai cittadini per conto dei Comuni la cosidetta “addizionale acquedotti e fognature”, che deve riversare proprio agli Enti locali allo scopo di realizzare opere relative al ciclo delle acque. Di fatto si tratta di una vera e propria tassa di scopo che i cittadini GIA’ PAGANO per creare fondi dedicati alla realizzazione di opere come i serbatoi, gli acquedotti, le fognature o i depuratori.
Con tali somme – prosegue Ciampi – si può realizzare immediatamente un serbatoio per circa 400.000 euro. Infatti, con un mutuo ventennale da contrarre con un istituto di credito, la rata annua da pagare sarebbe di circa 20.000 euro più quota interessi, da coprire proprio con la cosidetta “addizionale per acquedotti e fognature” che l’Alto Calore già incassa per conto dei Comuni.
Attualmente il debito che ha l’Alto Calore nei confronti del Comune per l’addizionale acquedotti e fognature supera abbondantemente i 450.000 euro e non si capisce per quale motivo il Comune di San Giorgio del Sannio ancora non abbia provveduto ad incassare tali somme dall’Ente debitore per investirli nella realizzazione del serbatoio e nella sostituzione di tratti di condotta deteriorata.
Si deve inoltre valutare la fattibilità tecnica e la possibilità di mettere in esercizio il serbatoio dimenticato di Cesine, che potrebbe eventualmente coprire le zone rurali di Cesine, Monterone e San Giovanni, riducendo le perdite di carico ed aumentare la possibilità di maggiori erogazioni nelle zone alte del paese (piazza Risorgimento, via Tommaso Rossi, via Aldo Moro, via Alcide De Gasperi, ecc.), che risentono in maniera particolare dei rubinetti a secco soprattutto nel periodo estivo
Con questa soluzione – conclude Ciampi – si può ragionevolmente pensare di dare una svolta seria al problema, a stretto giro, lavorando contemporaneamente per la realizzazione di una nuova rete idrica capace di evitare le inutili e dispendiose perdite che spesso si verificano”.