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Inciviltà in centro, il comitato di quartiere alza la voce contro le istituzioni: ‘Nulla è stato fatto. Ora si agisca’

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“Il Centro Storico di Benevento versa in condizioni igienico-sanitarie pessime. Inoltre, impera il disturbo della quiete pubblica nelle ore notturne”. A denunciarlo in una nota è il presidente del Comitato di quartiere Luigi Marino.

“Abbiamo segnalato le incivili condotte tenute da alcuni cittadini consistenti nell’orinare sulle pareti e nei vicoli del Quartiere, senza alcun controllo e senza che sia stata elevata una sola contravvenzione. Abbiamo segnalato l’assenza di bagni pubblici. Abbiamo fatto notare – aggiunge Marino – che vi è necessità di un maggiore controllo delle forze dell’ordine anche nelle ore notturne. Tutto quanto da noi inserito nelle istanze protocollate è stato fatto oggetto anche dell’attenzione della stampa locale, divenendo di pubblico dominio. Nonostante la notorietà del problema, nulla è stato fatto. Ogni settimana, infatti, si reiterano le stesse scene. Le risse sono all’ordine del giorno. La tensione sociale cresce. Le liti diventano sempre più furibonde. Nonostante tutto questo, però, nessuno interviene. Nemmeno chi avrebbe il potere di farlo.

Le cloache a cielo aperto – prosegue nella nota – rappresentano un rischio igienico sanitario di ovvia competenza del Sindaco e dell’ASL. La dilagante violenza ed inciviltà, di contro, attengono all’ordine pubblico e, quindi, sono appannaggio del Prefetto. A questo, ancora, si aggiunga che, le numerose richieste di intervento (controllo dei permessi di transito e sosta; controllo della corretta gestione de locali che somministrano alcolici; controllo dei varchi d’accesso; controllo dei vicoli teatro di violenza, vandalismo o incivilita; controllo delle immissioni acustiche; controllo dell’uso delle mascherine; etc) sono state tutte disattese, senza alcuna valida giustificazione.

A tutto quanto detto, ancora, si aggiunga che, nelle ore notturne,  la quiete pubblica è compromessa. Schiamazzi, cori e musica a tutto volume rappresentano la normalità. E’ evidente che, tanto, accade a causa dell’enorme flusso di persone che attraversa i vicoli e le piazzette, attirati dai tantissimi locali, senza che venga posto in essere alcun controllo. Abbiamo appreso, dalla stampa, che in altre zone di Benevento, il Comune, è stato molto più zelante nel far rispettare della normativa afferente la somministrazione di bevande ed alimenti. Nel Centro Storico, però, sembrano vigere altre regole. Orbene, preso atto che la tranquillità ed il riposo di tanti cittadini sono compromessi, nel silenzio delle istituzioni, ci si chiede per quale motivo, oltre ad effettuare i famigerati controlli, non si riveda, ad esempio, l’orario di chiusura dei locali (è ammissibili che, alcuni, siano aperti fino alle 5:00?). 

A questo punto deve essere chiaro alla cittadinanza che, questo Comitato, ha denunciato lo stato di degrado in cui versa il Quartiere. Sono state indicate analiticamente le problematiche.

Se non si pone un freno all’escalation di violenza e disprezzo della vita altrui e dei beni pubblici e privati, a breve, la situazione precipiterà e non è escluso che possa accadere l’irreparabile.

Perché nulla viene fatto? Il silenzio, opposto a reiterare, fondate e formali istanze è legittimo? È lecito?

Chiediamo, quindi, a chi di dovere, di agire ed a chi ha il potere di controllare, di farlo immediatamente. Se vi sono omissioni non giustificate, chiediamo alla Procura di intervenire. Infine, in attesa che il Sindaco emani le necessarie ordinanze contigibili ed urgenti, in tema di salute pubblica, chiediamo all’Asl di procedere alla bonifica dei vicoli ed alla derattizzazione del Centro Storico. Si intende, a questo punto, che gli Enti saranno considerati responsabili dei danni che dovessero essere arrecati ai singoli a causa delle omissioni denunciate o della negligente azione non risolutiva (ma, in verità, nemmeno palliativa) delle criticità rese pubbliche. Nessuno, a questo punto, – conclude Marino – potrà affermare di ignorare l’esistenza di una vera e propria “Questione Centro Storico”.

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