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ECONOMIA

Tra i vini più buoni d’Italia, il Rosso Igt delle Cantine Iannella di Torrecuso

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Campania Igt Rosso 2020 delle Cantine Iannella Antonio di Torrecuso ha ricevuto l’ambita Corona per il 2022 della prestigiosa Guida Vinibuoni d’Italia, una delle 739 Corone assegnate dalla speciale Giuria di esperti, massimo riconoscimento della guida.

“Siamo molto onorati ed emozionati di ricevere la Corona di Vini Buoni d’Italia per il 2020, un vino celebrativo (in edizione limitata) per il centenario di Cantine Iannella”, commenta Maria Antonietta Iannella, da aprile scorso alla guida dell’azienda insieme alla mamma Maria Fusco, dopo la scomparsa del papà Antonio.

“Questo premio è il risultato di un lavoro meticoloso di tutto il nostro team, più di tutti mio padre – aggiunge la giovane manager -. E’ lui che ha pensato e ideato questo vino da meditazione, intenso ed elegante. La sua ultima ennesima sfida, un tributo alla tradizione e alla sperimentazione che da sempre sono il motore trainante di Cantine Iannella. Sarebbe stato orgoglioso e fiero, cosi come lo siamo noi quest’oggi”.

Campania Igt Rosso 2020 è un vino Blend di Aglianico e Piedirosso affinati in barrique ottenuti solo nelle annate migliori, ovvero quelle dove è stato possibile lasciar maturare le uve direttamente su pianta con la tecnica della vendemmia tardiva. Le bacche di Aglianico e Piedirosso, leggermente appassite, sono state lasciate fermentare con macerazione lunga e a temperatura controllata per estrarre dalla buccia esclusivamente i tannini nobili che concorrono al gusto complesso di questo vino. La consistente presenza di zucchero, ha permesso di raggiungere un’elevata gradazione alcolica lasciando intatto il naturale residuo zuccherino, quest’ultimo volutamente presente fino alle fasi finali dell’imbottigliamento. L’assemblaggio delle diverse annate ha permesso di esaminare con grande attenzione le caratteristiche di ogni singolo millesimo che, nella totale complessità, hanno dato vita a questo vino celebrativo.

Perfetto come vino da meditazione al gusto è caldo, intenso, setoso e di grande struttura con un peculiare finale aromatico.

“Rosso Igt Campania – spiega ancora Maria Antonietta Iannella –  è il racconto di uno spirito di famiglia, lo stesso che da un secolo guida l’azienda e che è rimasto inalterato nel tempo e che ancora oggi vive di sapere artigianale, qualità e dedizione costante. Un tributo alla tradizione, alla sperimentazione ed alla volontà di innovare che da sempre sono il motore trainante di Cantine Iannella”. 

Il vino “incoronato” dalla Guida Vinibuoni d’Italia verrà presentato, insieme agli altri vini dell’azienda, nel corso di un evento organizzato per i giorni 18 e 19 settembre 2021 per celebrare il centenario delle Cantine Iannella (evento che doveva tenersi un anno fa, rimandato prima per la pandemia poi per il rave lutto che ha colpito la famiglia) al quale parteciperanno istituzioni ed esperti provenienti da tutta Italia.

La Storia – Cantine Iannella nasce nel 1920 per volontà dal capostipite della famiglia Giovanni Iannella. 

L’attività a conduzione familiare, caratteristica che rimarrà immutata nel tempo, inizialmente aveva una produzione che si limitava a soli 50 quintali di vino. I vini prodotti erano l’Aglianico e il Coda di Volpe.

Nel 1955 a continuare l’attività vitivinicola è Nicola Iannella, figlio del fondatore Giovanni, che amplia i locali ed aumenta la capacità produttiva, privilegiando sempre più la denominazione di origine controllata (D.O.C.). 

Dal 1992, a reggere le sorti dell’azienda è Antonio Iannella che sin da ragazzino aveva affiancato il padre Nicola, tra uve e botti, imparando i segreti del mestiere di mastro vinaio.

Da aprile 2021, venuto prematuramente a mancare Antonio, assumono la guida dell’azienda la moglie Maria Fusco e la figlia Maria Antonietta Iannella.

Vinibuoni d’Italia – La guida Vinibuoni d’Italia, edita da Touring Club Editore, è ormai riconosciuta come la voce più autorevole in materia di vini da vitigni autoctoni italiani e si basa su un processo di selezione eccezionale per impegno e per trasparenza al quale collaborano oltre 80 esperti degustatori riuniti in 21 commissioni di lavoro che operano nella loro regione di competenza.

La finale per l’assegnazione dei massimi riconoscimenti, ovvero la Corona e la Golden Star, viene fatta pubblicamente ed è aperta – caso unico in Italia – alla partecipazione dei media.

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