CULTURA
Benevento, i ragazzi di Secondigliano portano in scena Troisi per dire no alla criminalità

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Una pièce teatrale dedicata alla vita e al talento immenso di Massimo Troisi e portata in scena dall’associazione ‘Gli Artisti di periferia’, gruppo di giovani attori napoletani, per lo più di Secondigliano, che sono ‘sfuggiti’ alle grinfie della criminalità organizzata e hanno investito il loro futuro in cultura e formazione.
La rappresentazione, dal titolo ‘Finalmente Insieme’, è in programma il prossimo 3 settembre al Teatro De Simone di Benevento: sarà una ‘prima nazionale’ dopo le prove generali e il successo riscontrato lo scorso luglio all’evento ‘Telesia for Peoples 2021’ di Telese Terme.

Sul palcoscenico, insieme con i giovani interpreti partenopei, anche una attrice americana, molto nota in Italia, che in qualità di ospite d’onore racconterà in una intervista pubblica la vita del grande attore di San Giorgio a Cremano.
L’obiettivo dell’iniziativa con accesso gratuito – organizzata dall’associazione no profit ‘Icosit’ con il patrocinio morale del Comune – è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e, soprattutto i giovani, su una tematica quanto mai attuale: l’integrazione tra i popoli nel post covid e l’importanza della cultura nella lotta alle mafie. Durante la manifestazione è infatti previsto uno spazio dedicato alle riflessioni sul tema ‘La cultura può sconfiggere le Mafie?’, cui prenderanno parte esponenti delle istituzioni, soprattutto impegnate nella cultura, nel sociale e nelle politiche di integrazione.
Lo scopo è quello di mettere in scena l’importanza della prevenzione nel contrasto alla criminalità, ma anche l’importanza della formazione della cultura, in particolare quella che si spoglia della sua veste elitaria per scendere tra la gente, per ingenerare una coscienza civile e per il rilancio dei valori di legalità e giustizia. Il traguardo potrebbe essere quello di costruire un percorso comune, tra associazioni e amministrazioni locali, per creare una rete di scambio di buone pratiche di prevenzione e contrasto alla diffusione del pensiero mafioso e all’integrazione tra i popoli, attraverso l’amore per l’arte e la cultura.