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Movida, sicurezza e controllo del territorio ad Airola: il commento di Maltese

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“Ormai il disordine e il degrado hanno preso il sopravvento ad Airola. Ma perché viviamo questo disagio? Sulla stampa e sui social non si parla d’altro, facendo emergere un quadro anche distorto della realtà, in cui sembra che i nostri giovani e i meno giovani che frequentano le piazze, specialmente di sera, siano la causa di tutto ciò. Che brutto quadro”. Lo scrive in una nota Giuseppe Maltese, consigliere del gruppo Democrazia e Partecipazione di Airola.

“Francamente non concordiamo – spiega -. Un ambiente bene organizzato, con regole civiche e coerenti alle esigenze collettive, ha sicuramente meno probabilità che nascano situazioni spiacevoli o pericolose, rispetto ad un ambiente male organizzato e lacunoso dal punto di vista delle regole e di chi ha la responsabilità del controllo sul rispetto delle stesse. Sull’argomento il Consiglio Comunale si è già riunito 2 volte: il 21.2.2017 e il 23.6.2018. Ma il sindaco e la giunta, sottovalutando l’importanza di tali opportunità, in entrambi i casi, hanno chiuso i lavori senza deliberare nulla, nonostante le proposte della minoranza. Nel 2018 hanno addirittura abbandonato l’aula per annullare la seduta, evitando decisioni e responsabilità. Oggi paghiamo le conseguenze di tali comportamenti. Di fatto, l’ingenuità e la spavalderia di alcuni frequentatori delle piazze, enfatizzate dall’abuso sproporzionato di alcool, favoriscono il disordine e le infiltrazioni criminali di ogni genere, distraendo le responsabilità da amministratori inadeguati e da chi cinicamente approfitta di tale inadeguatezza. Siamo sicuri che a nessuno dispiaccia che ci sia “vita ed allegria” nella nostra comunità, ma ciò non deve causare disagio ad alcuno: né a chi ha il diritto di uscire spensieratamente né a chi ha il diritto di riposare a casa propria altrettanto spensieratamente.

Perciò esistono le regole civiche – sottolinea -. Per evitare che gli eccessi di pochi possano disturbare la quiete pubblica. Per evitare pericolosi abusi di alcool, specialmente da parte dei minorenni. Per impedire la circolazione di droga. Per prevenire ed impedire tutte queste situazioni che costituiscono la principale causa di forti preoccupazioni, anche per chi non ha nulla a che fare con tutto ciò. Dagli ultimi eventi di cronaca abbiamo visto che basta poco per essere coinvolti in situazioni estremamente pericolose, spesso con risvolti drammatici. In tale situazione ciascuno è chiamato a fare la propria parte: Amministratori, Forze dell’Ordine, famiglie, scuola, esercenti e, non per ultimi, i frequentatori delle piazze.

Ciononostante – conclude -, le soluzioni andrebbero ricercate principalmente in una migliore organizzazione comunale, più rispondente alle esigenze del territorio, per eliminare preventivamente le cause di note criticità e per evitare la mortificante repressione di fatti delinquenziali e dequalificanti per chi li commette e per l’intera comunità dove essi avvengono. In tale contesto, le Famiglie, la Scuola e le Forze dell’Ordine continueranno a fare egregiamente la loro parte e questa volta non sarebbero da sole. Non è semplice ma non è nemmeno impossibile. Facciamolo”.

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