Fortore
Ginestra degli Schiavoni, ritrovati cimeli religiosi: ora gli interventi di restauro

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Oggetti che tornano dal passato, che ci permettono di assaporare e scoprire storie ed epoche lontane. Questa volta, a raccontarci uno spaccato del suo passato è Ginestra degli Schiavoni, piccolo comune del Fortore, grazie al ritrovamento di cimeli appartenenti al suo antico e ricco patrimonio religioso.
In particolare, nella ormai abbandonata Chiesa di San Filippo e proprio durante i sopralluoghi per il suo recupero, sono stati rinvenuti un confessionale, un’acquasantiera, una casula sacerdotale, vari candelabri e – cosa più importante – due statue del ‘700: una si pensa essere San Vincenzo Ferreri e in discrete condizioni; dell’altra, a causa del suo stato deteriorato, non si conosce ancora l’identità.
Sebbene i controlli per verificare il loro valore ancora non siano stati iniziati, si presume sia comunque elevato. È certa, invece, l’identità delle statue ritrovate insieme ad un crocifisso, appoggiati temporaneamente tra l’ex canonica e l’ex asilo cittadini: si tratta di Sant’Antonio e San Michele.
Le opere, purtroppo, si trovano in un pessimo stato di conservazione e richiedono interventi urgentissimi per evitare la completa decomposizione.
Al fine di valorizzare e rendere meritata giustizia al prezioso ‘bottino’, il sindaco Zaccaria Spina ha dato incarico al Responsabile del Servizio Tecnico, l’Architetto Luigi Castiello, di guidare i lavori. Questi riguardano interventi di disinfestazione, consolidamento, messa in sicurezza e restauro conservativo, oltre alla stima degli oggetti. Castiello avrà anche il compito di nominare gli altri professionisti che comporranno il team.
Una volta terminati i lavori, il sindaco insieme con il parroco don Roberto Iacoviello, decideranno come reinserire i cimeli nella comunità locale.
(Gerarda Servodidio)