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Covid e zone rosse, Rotunno: “Riaperture in sicurezza sono necessarie”

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“Una delle più grandi problematiche italiane, a mio avviso, è che quando si legifera si perpetrano norme imperniate solo su base valoriale e formale e non sui possibili effetti derivanti dalle stesse. Il mio riferimento è sulle norme restrittive attinenti alla pandemia. Premesso che per tirarci fuori da questa situazione sanitaria che purtroppo tanti morti ha cagionato l’unica strada possibile è perpetrare più vaccini e nel minor tempo possibile”. Così in una nota Veronica Rotunno, presidente associazione politico-culturale “La Tua Benevento”.
“Siamo obiettivi – scrive -, davvero c’è stata e c’è la zona rossa, è o non è un fatto prettamente formale e non sostanziale? Del resto basta guardarsi intorno tantissime persone in giro,o ad organizzare in abitazioni private in numero elevato cene e convivialità. In virtù di ciò era davvero necessario tenere chiuse alcune categorie come i ristoratori, foraggiati per altro, da ristori di ridicola entità. Non si poteva permettere loro di lavorare dignitosamente, soprattutto dopo anche le ulteriori ingenti spese che hanno dovuto sobbarcarsi per garantire sicurezza e distanziamento nei loro locali.
Ai fini del contenimento del covid-19, sarebbe stato sicuramente meglio visto l’organizzarsi in proprio delle persone – conclude -. L’ esasperazione di queste categorie è arrivata ad un punto di non ritorno,(soprattutto a Benevento) riaprire e farlo in sicurezza è possibile e doveroso, del resto se lo fa un piccolo stato come San Marino( avvantaggiato dal non essere imbrigliato in lacci e lacciuoli europei per quanto concerne vaccino utilizzato e campagna vaccinale) , non può farlo un grande paese come l’Italia”.