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AMBIENTE

Capitozzature e divisioni tra ambientalisti: ‘Benevento città verde’ replica a Giorgione

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“Mercoledì 17 marzo Ambner De Iapinis, presidente del movimento apolitico ambientalista Benevento città verde, presenta esposto alla magistratura per danno erariale e ambientale ed eventuale danneggiamento  aggravato in relazione ai gravi episodi di capitozzatura delle alberature di Porta Rufina, via dei Mulini e via Torre della Catena.

L’iniziativa – scrive Carmine De Gennaro, presidente onorario di ‘Benevento città verde’ – è sostenuta da tutta la Benevento civile e ambientalista dal di dentro e dal di fuori di comitati, movimenti e associazioni. Ogni volta che qualcuno interviene sui gravi problemi del verde in città bisogna sentire le esternazioni di un tale Gerardo Giorgione. E’ un tale mandato via circa cinque anni fa dalla  Giunta Comunale di Benevento, in seguito qualcuno ci ripensa e  viene infine di nuovo ripreso. Ancora come assessore delegato al Verde. Va e viene dal Comune. Assessore un giorno sì e un giorno no a secondo dell’umore del tempo… Giorgione  dice e ridice sempre le stesse cose e ripete sempre la stessa musica. Abbiamo capito con grande interesse che Ordine degli agronomi, Presidente degli agronomi, studiosi della materia, ingegneri, architetti, comitati, movimenti, ex Provveditore  agli Studi e accademici internazionali   non capiscono niente!!!  Mamma mia!!! Poveri noi!!!

Nel mentre – aggiunge nella nota – il verde della  città viene sottoposto al danno di un certo modo di operare che  punta al taglio e allo storpio  indiscriminato di tutti gli alberi più belli, secolari e monumentali di fatto –pini, platani e non solo – con la storiella inventata che per vivere sicuri a Benevento bisogna togliere di mezzo ogni pianta, il Giorgione, con impressionante fantasia,  si chiede e ci chiede “quale oscura ragione  induca il Comitato  “Giù le mani dai pini” e il Movimento” Benevento città verde” a dividersi, con il rischio persino di pestarsi i piedi reciprocamente, anziché procedere uniti nel nome della comune sensibilità ambientale”… Quale oscura ragione ha portato le associazioni ambientaliste a dividersi? 

Giorgione parli di cose oscure noi di cose oscure non  ce ne intendiamo, ma tu forse si  visto che ne parli, allora  spiegaci  che significa lato oscuro?   Di oscuro qui non c’è niente.  La condivisione dei valori e della sensibilità per la salvaguardia del verde in città minacciato dalle scelte “ambientaliste“  dell’Amministrazione   rende  fraterni compagni  di lotta  i componenti di “Giù la mani dai pini” e di “Benevento città verde”. Giorgione evidentemente non hai alcuna informazione sulle cose che dici…

Basterebbe riferirti che nelle due associazioni potresti riscontrare anche situazioni di doppia cittadinanza, ma è difficile fartele capire le cose. Forse perché è arrivata la primavera e dici di assistere anche  a una vera e propria “gemmazione di sigle a tema” difesa del verde, quasi “un prodotto tipico locale” a Benevento. Ancora dici: “Quando si sceglie la strada degli esposti e delle denunce, è evidente che ogni ipotesi di confronto viene meno”. 

Confronto con l’Amministrazione Mastella? Obbligatoria e unico percorso possibile è la via giudiziaria con l’Amministrazione!  Un anno fa, la giunta comunale, all’unanimità e senza leggere e scrivere, votò per  il taglio immediato di  350 pini senza  lo straccio di una valutazione scientifica  di tipo  strumentale.  Confronto su cosa?  Fu rifiutata da Mastella anche la partecipazione ai lavori di verifica  strumentale  sulla stabilità dei  pini di  un professionista del calibro di Rocco Sgherzi  perché consulente “di parte” di  Ambner De Iapinis e di  Francesco Di Donato, ossia dei due presidenti che rischiano – per come riferisci con sfrenata fantasia – di pestarsi i piedi… Come   in precedenza e anche se non “ti dispiacerà affatto”, egregio tale  Giorgione, la Magistratura farà  giustizia nel rispetto della legge  per l’inqualificabile capitozzatura dei platani del viale della stazione ferroviaria di Porta Rufina, di via dei Mulini e dei tigli di via Torre della Catena.

Invece di interrogarti   sulla  oscura ragione di immaginaria ostilità tra ambientalisti, Giorgione  leggi visto che forse non lo hai mai letto il Regolamento del Verde della Città di Benevento del 2008,  delibera n° 81,  voluto fortemente  da un  lungimirante  assessore al verde dell’epoca  di nome Enrico Castiello.  Detto Regolamento, che è legge a Benevento  e anche in Italia, con l’articolo 38 – conclude De Gennaro – vieta espressamente la capitozzatura. Capitozzatura commessa  su circa 100 alberi  è fuorilegge.  Poi continua a leggere e a studiare anche il resto sulla normativa ambientale e del verde vigente. Buona lettura”. 

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