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Apice, arriva l’aula diffusa per aiutare gli studenti e combattere la dispersione

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Un luogo di cultura dove aiutare i ragazzi a seguire le lezioni in Dad e combattere la dispersione scolastica. Ad Apice è stata attiva l’aula diffusa che ospita quattro ragazzi del centro sannita che, seguititi da una educatrice, possono tranquillamente seguire le lezioni on-line.
L’iniziativa rientra nei ‘Progetti Formativi Personalizzati con budget educativi’, sostenuta dall’impresa sociale “Con i Bambini” sul Bando Adolescenza del fondo nazionale “povertà educative minorili“. Capofila del progetto è la “Rete di Economia Sociale Internazionale, RES-INT”, e coinvolge 48 partner su nove regioni italiane, undici province e duemila giovani.
“La realizzazione dell’aula
digitale di Apice – si legge sul sito web di PFP – è stata possibile grazie
alla cogestione della Società Cooperativa Agricola Lentamente e l’aiuto del
Comune. Aprendo le
porte delle loro strutture e mettendo a disposizione la “Biblioteca comunale
Emanuele Falcetti”, gestita dai volontari del servizio civile della Pro Loco,
il Comune ha contribuito a dare la possibilità agli studenti di frequentare in
modo sereno la didattica a distanza.
Quest’aula – si legge ancora
sul portale – nasce dalla richiesta specifica sul caso particolare di due
sorelline cinesi che, purtroppo causa pandemia, da marzo erano sconnesse data
l’assenza di computer, dal quale poter seguire le lezioni, e di una connessione
internet stabile.
Questo percorso a distanza di breve tempo è stato,
però, interrotto dal loro ritorno in Cina.
Successivamente hanno aderito altri studenti ed
oggi quest’aula digitale sta prendendo effettivamente vita.
L’aula digitale – spiegano ancora i promotori – è uno spazio che viene messo a disposizione degli studenti e che quindi offre la possibilità ai ragazzi dispersi di riconnettersi nuovamente alla loro scuola. Per quanto la Dad sia stata pubblicizzata ed enfatizzata, ha provocato una dispersione scolastica senza precedenti e causato una forte apatia negli studenti, che non hanno più passione verso lo studio e sono sempre più incentivati ad abbandonarlo. Molti ragazzi sono costretti alla disconnessione non avendo strumenti informatici disponibili o connessione stabile alla rete internet, le aule digitali nascono per risolvere proprio questi problemi che causano anche l’abbandono scolastico. Inizialmente erano tre i ragazzi, pochi giorni fa è stata integrata un’altra studentessa, che sin da subito ha mostrato la sua voglia di impegnarsi nel recuperare ciò che fino ad oggi aveva perso”.
“Una iniziativa prontamente accolta – scrive invece il Comune di Apice in un post sulla pagina Facebook -, per favorire i nostri giovani, affinché tutti possano avere le stesse opportunità di crescita culturale, che parte dalla scuola e che consente loro anche di avvicinarsi alla lettura”.