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Servizi Sociali, l’Usb contro il Comune: “Assenza di una visione strategica”

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“Da qualche mese il settore dei Servizi Sociali del Comune di Benevento ha inaugurato una nuova iniziativa assistenziale presso il quartiere di Santa Maria Degli Angeli affidando con una procedura ancora poco chiara alcuni locali alla Comunità di Sant’Egidio, organizzazione di cui fanno parte familiari dello stesso Assessore ai Servizi Sociali. Senza entrare nel merito delle lodevole attività di natura caritatevole che la Comunità di Sant’Egidio pone in essere: dai pacchi alimentari, all’assistenza ad alcuni senza tetto, ci chiediamo se la gestione dei Servizi Sociali possa essere così delegata alle organizzazioni di volontariato e se non fosse invece necessario adottare una strategia complessiva sul welfare gestito in diretta dal Comune di Benevento”. Così in una nota la Federazione del Sociale dell’Unione Sindacale di Base.
“Quando in una città proliferano le lodevoli azioni di natura caritatevole degli enti di volontariato laico e cattolico per contrastare l’avanzata delle nuove povertà significa che esiste un enorme vuoto istituzionale ed amministrativo – spiega il sindacato -. Quando le politiche sociali e il welfare escono dalla sfera del diritto delle persone ad un esistenza dignitosa per essere delegate alle opere di natura caritatevole del settore del volontariato significa che esiste una incapacità amministrativa nella gestione delle risorse a disposizione, ma soprattutto una pericolosa cultura che sottende tali azioni. Una cultura che confonde la gestione dei servizi sociali con il volontariato, il diritto con la carità assistenziale.
Quando la gestione del welfare non è intesa come uno strumento per favorire processi di autodeterminazione delle fasce della marginalità sociale si demanda alla discrezionalità delle azioni di volontariato mantenendo cosi la marginalità e la subalternità come una condizione perenne dell’esistenza – conclude la nota -. L’assenza di una visione strategica nella gestione delle politiche sociali in città non fa altro che acuire la povertà e la disperazione sociale. L’Unione Sindacale di Base chiede che tipologia di procedura è stata adottata per l’affidamento dei locali alla Comunità di Sant’Egidio, se esiste un bando pubblico vinto dalla stessa, se il Settore del Servizi Sociali ha individuato dei fondi pubblici per sostenere l’attività della comunità nel quartiere di Santa Maria Degli Angeli e se esistono criteri ed una modalità pubblica e trasparente valida per tutti per ricevere assistenza o se essa è relegata nell’ambito della discrezionalità”.