Sindacati
‘Non pagato stipendio di dicembre ai lavoratori del 118’: sindacati chiedono incontro all’Asl

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Un incontro urgente con l’Asl di Benevento per il pagamento delle spettanze stipendiali del mese di dicembre 2020 a favore dei lavoratori dipendenti delle Misericordie d’Italia in attività ai servizi Trasporti Infermi in Emergenza 118. Lo chiedono in una nota i sindacati Fials, Nursing Up e USB.
“Facendo espresso riferimento a quanto già rappresentato con nota del 23/12/2020 che qui si intende integralmente trascritta richiamare e tenuto conto dell’acclararsi delle nostre preoccupazioni rispetto alle implicazioni determinatesi rispetto alla correntezza e regolarità nel pagamento degli emolumenti stipendiali, con la presente – scrivono le sigle – si diffida la Confederazione delle Misericordie d’Italia all’immediato pagamento delle spettanze stipendiali”.
Secondo quanto si apprende dai sindacati “ad oggi, la Confederazione delle Misericordie d’Italia, già affidataria del precedente appalto del Servizio 118, nonché società capofila dell’A.T.S. aggiudicataria dell’appalto del Servizio 118 da parte dell’ASL per il prossimo triennio, non ha provveduto al pagamento delle spettanze stipendiali afferite alla mensilità di Dicembre 2020, le cui ulteriori preoccupazioni dei lavoratori si potrebbero determinare anche, come criticità, nel pagamento degli emolumenti stipendiali futuri.
Per tali ragioni si chiede ai Vertici dell’ASL la fissazione di un urgente incontro, onde poter definire ogni aspetto, rispetto alle problematiche qui espresse essendo la stessa ASL, nella qualità di committente dell’appalto, chiamata alla verifica nella regolarità della gestione dell’appalto anche, e in particolare, in relazione della regolarità nel pagamento delle spettanze stipendiali alle date stabilite secondo quanto definito dal CCNL applicato nel servizio 118.
Si rappresenta in ultimo, ma non per ultimo, che nel caso di mancato riscontro della presente istanza, nonché del perdurare di tali criticità, – concludono i sindacati – ci vedrà costrette, nostro malgrado, ad intraprendere ogni iniziativa all’uopo ritenuta opportuna a tutela dei diritti dei lavoratori”.