CRONACA
Minacce, tentate estorsioni e incendi in Valle Telesina: due persone ai domiciliari
Ascolta la lettura dell'articolo
Atti di illecita concorrenza con minaccia e violenza, ma anche tentata estorsione ai danni di un imprenditore beneventano e incendio di un’auto di un dipendente di una società danneggiata. Queste le pesanti accuse nei confronti di due persone – un 61enne di Telese Terme e un 48enne di Scafati (Sa) – finite ai domiciliari questa mattina, all’esito di un’attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento. Il provvedimento è stato eseguito dalla Squadra Mobile del capoluogo sannita.
L’attività investigativa è scaturita dalle denunce presentate da un dipendente e dall’amministratore di una società impegnata nella compravendita di pneumatici in merito al rogo di una vettura avvenuto a Telese Terme il 18 gennaio del 2019, nonché della sede operativa della società di contrada Epitaffio, a Faicchio, mediante l’utilizzo di un ordigno artigianale ad effetto detonante nella notte tra il 25 ed il 26 gennaio dello stesso anno.
Entrambe le vittime avevano fornito indizi utili per ricostruire i fatti oggetto d’indagine. In particolare, mediante intercettazioni e l’esame dei tabulati telefonici, nonché dall’analisi di sistemi di videosorveglianza, sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati, legati alle vittime da precedenti rapporti lavorativi: proprio l’esser concorrenti nello stesso settore commerciale – secondo quanto riferito dalla Procura – aveva spinto i due a compiere una serie di atti intimidatori e violenti volti ad impedire il libero esercizio dell’attività concorrente, anche mediante minacce telefoniche rivolte nei confronti del dipendente, invitandolo a non sviare la clientela dalla loro attività altrimenti “gli avrebbero spezzato le gambe”. Per l’incendio dell’autovettura sono state, inoltre, denunciate in stato di libertà altre due persone.