‘Città Spettacolo’, Avitabile e Zarrillo rinviati al 2021. Giordano: ‘Luci a Natale? Per la città almeno un segno di speranza’

Saltano gli appuntamenti autunnali di ‘Benevento Città Spettacolo 2020’. Annunciati oltre un mese fa con la speranza che la situazione epidemiologica potesse migliorare, alla luce dell’attuale emergenza sanitaria e delle restrizioni in atto (con la chiusura di cinema e teatri), sono stati rinviati a data da destinarsi. Probabilmente in primavera o la prossima estate, covid permettendo.

In cartellone erano previsti due concerti al Teatro Massimo: il primo il 20 novembre – alle 21 – con Enzo Avitabile e il suo ‘Acoustic World’; il secondo il 28 novembre, sempre alle 21, con Michele Zarrillo per ‘Nell’estasi o nel fango Tour’. Domenica 29, invece, era previsto un appuntamento per i ragazzi – alle 17:30 – con il musical ‘Il Natale che vorrei’. Mai allestita anche la mostra di Umberto Giantommasi – in cartellone dal 7 al 14 novembre a Palazzo Paolo V –, vincitore del contest “Cuore in mostra – Mostra itinerante nei negozi del centro storico”.

“E’ un momento difficile per tutti – ha spiegato il direttore artistico della storica kermesse cittadina, Renato Giordano -, senza alcuna eccezione. Anche il mondo dello spettacolo e della cultura sta vivendo una fase durissima con la chiusura dei teatri e dei cinema”.

Un pensiero va anche al Natale, ormai alle porte, e alla possibilità o meno di abbellire la città regalando un piccolo sorriso in un periodo terribile. Lo scorso anno proprio Giordano fu chiamato da Mastella a ‘rimediare’ con luminarie ed eventi alle difficoltà sopraggiunte con l’installazione delle luci 3d lungo corso Garibaldi: ‘Non ho ancora parlato con il sindaco e non ho avuto ancora modo di confrontarmi con il neo assessore agli Eventi, Alfredo Martignetti, che ho sentito solo per complimentarmi della nomina ricevuta. Credo però che un simbolo del Natale e della tradizione sia comunque importante come segnale di speranza per i commercianti, i ristoratori e tutti i cittadini beneventani’.

(Gerarda Servodidio)