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SANNIO

Riconversione strutture mediche del Sannio: 12 sindaci scrivono a De Luca

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“Facendomi portavoce di un cospicuo numero di sindaci dell’entroterra sannita, con la presente lettera intendo portare alla sua attenzione la complessa situazione relativa alle tempistiche e alle modalità di esecuzione dei tamponi nell’intero hinterland Sannita”. Inizia così la missiva inviata al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, da parte del sindaco dal sindaco di San Lorenzo Maggiore Carlo Giuseppe Iannotti e firmata da altri 11 sindaci. In particolare, si stratta dei primi cittadini di Pietraroja, Torrecuso, Paupisi, Casalduni, San Salvatore Telesino, Amorosi, Guardia Sanframondi, Morcone, Bucciano, Bonea e Forchia.

“La situazione epidemiologica anche nel nostro Sannio sta evolvendosi in maniera esponenziale e le strutture sanitarie utilizzate per contrastare questa emergenza sono del tutto inadeguate – spiegano -. Ad oggi la totalità dei cittadini sanniti interessati al test, è costretta a recarsi unicamente presso la sede ASL di via Mascellaro a Benevento per l’effettuazione dei tamponi in modalità drive-in. Con l’aggravarsi della situazione e relativo aumento dei casi, tale modalità è diventata del tutto ingestibile, provocando continui disagi ai danni dei cittadini, i quali oltre ad affrontare un lungo tratto in auto – con la possibilità di essere ancora positivi – all’arrivo puntualmente incappano in una lunga ed estenuante attesa, derivante da code chilometriche.  

La soluzione – sottolineano -, a costo zero e di immediata realizzazione, potrebbe essere quella di usufruire delle strutture mediche già presenti in maniera capillare sul territorio sannita, in modo tale da aggiungere dei poli secondari di diagnosi, utili a ridurre la mole di lavoro – che ora grava unicamente sulla struttura di Benevento – accorciando i tempi di attesa per i responsi e nel contempo limitando gli spostamenti. Le strutture individuate potrebbero essere: Presidio Ospedaliero ”Sant’Alfonso Maria dei Liguori” – Sant’Agata dei Goti; Ex P.O. “Maria delle Grazie” di Cerreto Sannita; Ospedale ”Padre Pio” – San Bartolomeo in Galdo.

Presidente – concludono -, non abbiamo più tempo, occorre compiere ogni sforzo possibile per la riapertura e/o riconversione dei presidi ospedalieri succitati, al fine di fronteggiare adeguatamente l’emergenza sanitaria in atto”.

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