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Revoca all’Asi, la replica di Giordano: ‘Di Maria mero esecutore di ordini altrui’

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“Al presidente Di Maria sono stati contestati principalmente i modi non da galantuomo e il gesto privo di garbo istituzionale. Ha fatto riferimento ad una mancata interlocuzione, ma se ne è ricordato un po’ in ritardo visto che io e lui non abbiamo mai parlato, neppure quando sono stata delegata. E questo evidenzia ulteriormente il suo ruolo di mero esecutore di ordini altrui”. Così Margherita Giordano, vice sindaco di Forchia, replica a Di Maria in merito alla revoca dal Consiglio generale dell’Asi di Benevento.
“La mia nomina – prosegue – rientrava in un’intesa con un’area politica che lo ha sostenuto alle elezioni e che lui stesso si è rimangiato. Di Maria è venuto meno ai patti e ha tradito alleati che lo hanno supportato lealmente, ma piuttosto che cospargersi il capo di cenere e chiedere scusa, si nasconde dietro ridicole giustificazioni. Tanto non gli crede nessuno, lo sanno tutti chi gli ha ordinato di farmi fuori e lui ha chinato il capo e risposto “signorsì”.
Tra l’altro, le contestazioni che leggo a mezzo stampa e successive alle mie dichiarazioni, Di Maria avrebbe dovuto inserirle nel provvedimento di revoca invece di indicare “mutate condizioni politiche”, che di fatto rappresentano un’ammissione di colpa per aver traslocato armi e bagagli nel centrosinistra dove peraltro è pure poco gradito.
Evidentemente, quella raccontata ai giornali – prosegue Giordano – è una strategia difensiva che gli è venuta in mente dopo aver a lungo pensato a quale scusante accampare per un atto ingiustificabile. Di Maria dovrebbe chiedere a chi muove i fili di fornirgli anche le motivazioni oltre che impartirgli ordini! Di Maria non mi conosceva prima e non mi conosce ora, quindi nella sostanza non è cambiata alcuna condizione. Il burattinaio però mi conosce bene, e sa che sono una che non si fa portare al guinzaglio a differenza dei suoi sodali e sottoposti. Molte volte preferisco non essere presente invece che assecondare degli scempi.
Una domanda mi sorge spontanea: la mia sostituta, alla quale rivolgo auguri di buon lavoro (per quanto possa fare! Il nostro è solo un ruolo di partecipazione rispetto a scelte prese da altri) – conclude Giordano – per caso la ritroveremo candidata nelle prossime amministrative?”.