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Potere al Popolo: ‘De Luca come Re Sole. La scelta di Morcone non ci lascia tranquilli’

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“È stata nominata la nuova giunta regionale della Campania con De Luca presidente e noi ci sentiamo di fare qualche riflessione.
Innanzitutto, la figura che più ci interessa qui nel Sannio – scrive in una nota Potere al Popolo – è quella di Mario Morcone. L’ex prefetto, oggi assessore alle Politiche della sicurezza in Regione, è diventato all’inizio di quest’anno Presidente della Greenenergy Holding Spa, azienda energetica presente su tutto il territorio nazionale con 5 stabilimenti attivi in Campania. Si tratta della stessa società che dovrebbe costruire il biodigestore da 45 milioni di euro a Ponte Valentino e rispetto al quale la politica locale, a partire da Mastella, nel periodo immediatamente precedente alle recenti elezioni regionali, si è opposta in maniera del tutto superficiale e soprattutto ambigua, fino all’intervento sulla questione di De Luca stesso, che si è espresso in maniera contraria, quasi a voler mettere pausa ad una questione spinosa che rischiava, qui in provincia, di creare problemi alla campagna elettorale.
Ora Morcone è nella giunta regionale e questo non ci lascia affatto tranquilli rispetto alle decisioni politiche che verranno prese sulla realizzazione del biodigestore, soprattutto considerando quanto espresso da Fulvio Bonavitacola che mantiene la delega all’Ambiente e che, in piena campagna elettorale, a Benevento, ha sottolineato come la decisione della costruzione del biodigestione sia un affare dell’imprenditoria privata, al di là delle opinioni che può averne De Luca.
Ebbene, lo scenario che si prospetta – prosegue il partito – è quello di una lotta interna di interessi privati, avallati dalla politica, e dal cui processo decisionale viene puntualmente esclusa la cittadinanza, che sarà poi l’unica a subire le conseguenze di un impianto come quello del biodigestore sul territorio.
Inoltre, la nomina della nuova giunta regionale campana è più significativa per ciò che manca che per ciò che c’è. Oltre De Luca il nulla. Il Presidente è un po’ come il Re Sole intorno a cui tutto deve ruotare. E non sia mai che emergano figure che possano fargli un minimo d’ombra.
Manca: un assessore alla Sanità. De Luca s’è tenuto la delega per sé. Manca: un assessore ai Trasporti. De Luca s’è tenuto la delega per sé. Sanità e Trasporti sono i settori chiave della politica regionale. Il primo pesa addirittura per il 68% del bilancio.
De Luca tiene dunque per sé le deleghe più “pesanti”, e assegna ai suoi vassalli Agricoltura (Caputo, Italia Viva) e Turismo (Casucci, uomo di Mastella, con lui sotto processo e poi assolto).
L’assegnazione degli incarichi, però, non finisce qui. Per cui anche chi è rimasto al momento fuori – vedi Mr. 42.000 preferenze, Mario Casillo (PD) – potrà ottenere “giustizia” riparatrice. C’è il sottobosco del governo regionale, ci sono le partecipate, i gangli attraverso cui gestire i fondi che arriveranno dall’UE.
Non staremo con le mani in mano. C’è necessità – conclude Potere al Popolo – di organizzarsi per praticare forme di controllo, per sviluppare capacità di vigilanza che restituiscano ai cittadini la possibilità di intervenire sui territori e decidere quale futuro costruire in questa regione”.