ECONOMIA
Architettura, menzione d’onore a Londra per la sannita Offtec

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Ancora un riconoscimento prestigioso ed internazionale per la sannita Offtec, giovane società di ingegneria e architettura, fondata e presieduta dall’architetto beneventano Flavian Basile. Grazie all’innovativo progetto “Conference Hall”, Offtec ha conquistato la “honorable mention“ al concorso internazionale di architettura “London Call” bandito da ArchiContest.
L’idea progettuale ha riguardato la riqualificazione del Malet Street Garden, un giardino recintato dell’Università di Londra che nell’800 fu concesso per uso pubblico. La siocietà sannita ha immaginato la realizzazione di una Conference Hall all’interno di un intervento a ridotto impatto ambientale, volto alla salvaguardia del verde e alla riconnessione del giardino con l’ambiente circostante. Una proposta che prevede una passeggiata immersa nella vegetazione fino all’ingresso della struttura pensata dai professionisti sanniti; un modo per innovare lo spazio, ma al tempo stesso valorizzare l’ambiente circostante e le opere preesistenti.
Il progetto, infatti, si colloca a Bloomsbury è uno dei più importanti quartieri di Londra, una parte di città sempre attiva dal punto di vista culturale sia per gli eventi ricreativi che ospita sia per la presenza di prestigiosi edifici come il British Museum, l’Università di Londra, la SOAS University e il Senate House. Un’area che rappresenta uno degli spazi principali della metropoli e che raccoglie al suo interno edifici di stili differenti ed una eredità storica complessa ed articolata che merita tutela e valorizzazione.
Per questo, l’ambizioso progetto della “Conference Hall” ha rielaborato la classica tipologia architettonica della ‘sala conferenze’ – che nasce con l’obiettivo di isolare l’interno dall’esterno – stravolgendone la distribuzione funzionale e recuperando il contatto con la natura e la città, caratteristico dell’agorà dell’antica polìs greca.

“Il progetto – spiegano da Offtec – si fonda sul dialogo morfologico in cui la forma segue la funzione: i tagli diagonali che rimarcano il prospetto, denunciano all’esterno la presenza dell’auditorium e delle sale, attuando una connessione dell’edificio con il contesto e migliorandone la percezione spaziale. Il cuore della struttura sarà “un’agorà” pubblica, un luogo aperto, democratico, inclusivo, da cui partono tutte le altre funzioni. La struttura presenta una scansione verticale con pilastri in acciaio che si sviluppano per tutta l’altezza del prospetto alternandosi con pareti trasparenti, traslucide e opache. Le pareti trasparenti saranno realizzate in vetro e renderanno visibile la vita interna dell’edificio. Quelle traslucide, realizzate con lastre in Alabastro, rivestono le sale dell’auditorium e sono pensate per creare una situazione di comfort visivo ottimale per gli spettacoli. Infine le pareti opache, nascondono le funzioni di servizio dell’Agora Conference Hall. La verticalità dell’edificio viene riequilibrata dalla copertura, che rimarca l’impronta a terra del costruito: una piastra che consente alla struttura di poter essere usata anche durante le tipiche giornate di pioggia londinesi”.