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Sicurezza nel centro storico, il Comitato scrive al prefetto: “C’è bisogno di più controlli”

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“Chiediamo al prefetto Francesco Antonio Cappetta, prefetto di Benevento, di intervenire al fine di rendere più sicuro il Centro Storico. Tale comunicazione si rende necessaria posto che, negli ultimi tempi, si assiste ad una recrudescenza degli illeciti perpetrati ai danni di privati cittadini”. Così in una lettera il Comitato di quartiere Centro Storico.
“Purtroppo – scrivono i cittadini -, dalle scritte sulle pareti delle abitazioni e dall’utilizzo delle strade e dei vicoli come latrine, si è giunti ad un gravissimo atto vandalico ai danni di una donna, residente in Piazza Piano di Corte che ha rinvenuto la propria autovettura con il parabrezza completamente distrutto da ben tre colpi di mazzuola (o altro oggetto contundente). Orbene, è noto che il Centro Storico durante il fine settimana vede un incremento vertiginoso di presenze di persone che transitano tra i vicoli e le piazze. Invero, attraverso precedenti note, abbiamo già denunciato il mancato rispetto delle norme emergenziali in tema di distanziamento sociale ed utilizzo della mascherina. Accade, però, che oltre ad esigenze di salute pubblica, si renda necessario controllare il territorio in maniera più adeguata, tenendo conto della morfologia dei luoghi e degli orari di maggiore affluenza (in particolare nelle ore notturne).
Gli atti vandalici denunciati, tutti, sono avvenuti nel fine settimana – spiegano -. Questo dato empirico consente di individuare nei giorni dal venerdì alla domenica (purtroppo, per disposizione non condivisa dal Comune di Benevento, fino alle 3 del lunedì successivo) il segmento temporale di maggiore attività illecita. Inoltre, in questi tre giorni, l’orario prediletto per gli atti vandalici o intimidatori risulta essere quello notturno. Alla luce di quanto serenamente dedotto e riscontrabile, si insiste affinché vi sia un maggior controllo del Centro Storico nel fine settimana. Infatti, un’azione mirata di prevenzione degli illeciti andrebbe a bloccare la escalation violenta che si è avviata. Ora, non dopo, l’azione deterrente della fattiva presenza delle Forze dell’Ordine potrebbe segnare una inversione di rotta nel processo criminogeno, facendolo regredire a mero sciamare di persone disciplinate e rispettose delle leggi.
In questa ottica, come già suggerito al Comune di Benevento – sottolinea il Comitato -, potrebbe essere utile porre in funzione le telecamere per la video sorveglianza, attivare i varchi di accesso al Centro Storico ed istituirne, di nuovi, ad esempio a Vico III Settembre. Chiariamolo subito ed a scanso di equivoci, non si ritiene che il problema sia “la movida” come entità astratta, ma alcuni soggetti che, in quella calca, si celano per commettere nefandezze, atti contrari al decoro e, nell’ultimo periodo, veri e propri reati.
La “movida” esiste, nulla da eccepire – conclude la missiva -, ma alla luce di quanto accade, deve essere tenuta sotto la lente di ingrandimento del vigile occhio dei tutori dell’ordine”.