SANNIO
Sant’Agata de’ Goti, i giovani in campo con Piccoli: “Lottiamo per il futuro”

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“Sant’Agata cara, a scriverti sono i tuoi giovani, decisi nel dare finalmente vita ad un “movimento” politico di risveglio delle coscienze, composto di persone che desiderano cambiare rotta, spezzare i destini già segnati, andare contromano. Esausti di una politica che si è più volte decantata libera ed “antifascista”, ma che invece ha tutte le caratteristiche di un regime dittatoriale. Da anni, le stesse persone figurano ai vertici, pronte a scambiarsi di “poltrona”, gettando fumo negli occhi a chi resta a guardare”. Così in una nota il movimento giovani di Sant’Agata de Goti.
“Diamo voce a quelle idee che per troppo tempo sono state silenziate – spiegano -, non rimarremo più a guardare l’inesorabile declino sociale, avvalorato dal crescere del debito pubblico per puri scopi personali, perché l’ultima cosa fatta per il bene comune, l’abbiamo dimenticata! All’unanimità diciamo: ‘Basta! Dopo innumerevoli prese in giro, dopo epoche di trite e ritrite dinamiche, abbiamo deciso di scendere in piazza per dire la nostra. La politica cittadina ormai ci ha resi lo zimbello del Sannio, ci ha privato della voglia di agire, ha causato il disinteresse delle masse’. Un borgo governato come fosse proprietà privata: il centro storico, fiore all’occhiello invidiato ovunque, lentamente muore insieme alla mala gestione delle problematiche inerenti la vita quotidiana dei residenti: abbandonato a se stesso.
La restante parte di paese – sottolineano -, che dovrebbe rappresentare un perfetto biglietto da visita, offre invece uno scenario apocalittico, certo é che persino l’asfalto abbia dimenticato l’anno della sua ultima revisione e per la cronaca, si sta parlando di un’unica strada circolare, non dello stesso quantitativo di cui dispone la città di Milano. É risaputo quanto la politica sia un gioco di promesse surreali, favori scambiati, luogo dove la meritocrazia lascia il posto alla parentela ed è per questo che se non dovessimo intervenire in tempo, potrebbe essere troppo tardi. Chiediamo specialmente ad adulti ed anziani, testimoni di tante fallibili amministrazioni, di non cadere più in quel vortice che non lascia scampo, chiediamo di dare senso all’espressione di una volontà: aprite gli occhi. Reclamiamo a gran voce l’utilizzo della ragione tramite l’espressione del voto: necessitiamo della liberazione da un proletariato non più sopportabile. Perchè deve essere concesso essere eletti o avere una voce in capitolo, solo se si appoggia il potente di turno o se si fa parte di chi china la testa e si vende l’anima? Ci hanno resi sudditi, non più cittadini.
Da giovani del terzo millennio – scrivono -, siamo consapevoli di quanto sia impegnativo costruire un percorso educativo per formarsi umanamente e professionalmente: non possiamo più accettare chi non è all’altezza di coniugare un congiuntivo, di titoli di studio che sbucano dal nulla, per questo determinati soggetti non possono conoscere come gestire un’amministrazione: palesi prove di questa incompetenza, ad oggi, sono state raccolte. Non ci sentiamo più rappresentati dai politici con mille facce, che hanno pensato solo al loro tornaconto e senza pietà si sono riproposti alla scelta degli elettori: nessuno di loro è all’altezza del paese che sogniamo, ed è ora di cambiare del tutto le carte in tavola.
Quando saremo in cabina elettorale – concludono -, ricordiamoci cosa sosteneva Giangiacomo Farina: ‘Il cambiamento si fa con una matita’. Facciamo appello all’etica morale di ognuno: le famiglie pensino a costruire un avvenire limpido per i figli ed a smettere di far pagare loro i danni di scelte imprudenti. Calino le luci e si chiuda il sipario sul servilismo. Ci hanno poco a poco, privato di ogni cosa: dalle possibilità di studio, alle offerte di lavoro, allo spostamento con mezzi pubblici, alla salute come diritto, a modi per svagarci; ed è per questo che i punti chiave del nostro batterci, verteranno su questi temi. Non ammettiamo che sia inevitabile “fuggire” per vivere: oggi schieriamo il nostro coraggio, quello di restare e di lottare per ottenere. Siamo reduci dalla recente sfiducia dell’ex Sindaco, Giovannina Piccoli, in un momento storico delicato e ci chiediamo dove risiede la motivazione di tale imprudente gesto. Siamo certi che chi non si sottomette, è classificato come scomodo. La paura della verità, uccide chi ha la coscienza sporca. Saremo sempre grati a chi avuto il coraggio di gridare a voce alta, ciò che nessuno avrebbe mai detto. Sarebbe stato molto più semplice accettare di diventare una marionetta nelle mani di un’amministrazione così vile ed è per questo motivo che vogliamo vengano rese pubbliche tutte le verità, tessute nell’oscuro, affinché mai più si sbagli. Abbiamo fiducia nell’operato di Giovannina, alla quale ci rifacciamo nel vedere la forza di saper tracciare una divisione col passato, ed a lei diamo la nostra disponibilità per lavorare assieme, perché il futuro ci appartiene e non possiamo più esserne tagliati fuori, ma ciò è possibile solo con un rinnovamento radicale della schiera al suo fianco. Giovannina, non è questo il momento di arrendersi, e lasciare che le persone sbagliate, ancora una volta, prendano il sopravvento: é il momento di parlare, di spiegare, di combattere, di lottare per un ideale; vogliamo credere che agire nel giusto sia ancora ripagato. É comprensibile il tuo disgusto per l’accaduto, ma se vorrai, chiediamo e crediamo nella tua candidatura a Sindaco, pronti a diventare una cosa sola”.