ECONOMIA
Rinnovabili: in Italia l’energia verde copre circa il 18% dei consumi

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Il rapporto annuale del Gestore dei Servizi Energetici ha evidenziato come nel 2018 le fonti rinnovabili di energia abbiano confermato il proprio ruolo di rilievo nel panorama italiano, con una copertura del 17,8% dei consumi finali. Dal punto di vista territoriale, il documento ha sottolineato come la Lombardia sia la Regione con la più alta concentrazione di potenza installata di impianti per la produzione elettrica da fonti rinnovabili (15,4% del totale nazionale), seguita da Puglia (10%) e Piemonte (8,7%). Quali vantaggi offre questo tipo di energia e cosa bisogna prendere in considerazione se si vuole essere autonomi dal punto di vista energetico in casa? Scopriamolo qui di seguito.
I vantaggi dell’energia rinnovabile
Gli italiani mostrano una sensibilità crescente sul tema dell’energia green. Secondo un report realizzato dall’Osservatorio sul solare della Fondazione Univerde e da Noto Sondaggi, infatti, il 90% degli intervistati ritiene che il Paese dovrebbe puntare sull’energia solare e il 66% sull’eolico, contro un 4% a favore del nucleare e un 5% per i combustibili fossili. Complessivamente, ben il 72% degli italiani è certo che il mercato dell’energia del futuro andrà verso le rinnovabili.
Il più delle volte un investimento di questo tipo implica una spesa non indifferente, cosa che finisce per scoraggiare molti cittadini; eppure, come spiegato nella pagina dedicata all’energia solare di Wekiwi, esistono degli incentivi per l’installazione di questi impianti che riescono ad ammortizzarne i costi, andando incontro alle possibilità economiche delle famiglie.
Sono diversi infatti i vantaggi offerti dalle energie rinnovabili: la prima e più immediata motivazione è che i combustibili fossili attualmente utilizzati (ma anche i materiali radioattivi necessari per il nucleare) sono presenti in quantità limitate e quindi destinati a esaurirsi. Un’altra tematica importante legata all’utilizzo delle energie rinnovabili è quella dell’inquinamento, dato che l’utilizzo dei combustibili fossili sta di fatto modificando pesantemente il clima del Pianeta. Oltre a ridurre il tasso di inquinamento, le energie rinnovabili riescono ad andare incontro ad ogni possibilità, in quanto spaziano dal fotovoltaico all’eolico, passando anche per lo sfruttamento dei corsi d’acqua, tutte in armonia con la salute della Terra.
L’esempio del fotovoltaico: cosa considerare se si vuole installare un impianto in casa?
Per abbattere i costi della bolletta e utilizzare una fonte
di energia rinnovabile non c’è nulla di più immediato di un impianto
fotovoltaico. Poiché il corretto funzionamento di un impianto di questo tipo
implica la presenza di alcuni fattori, ci sono diverse considerazioni da fare
prima di installarne uno. Nel caso in cui la propria abitazione non risponda ai
requisiti necessari, non è detto che non si possa comunque sfruttare le energie
rinnovabili in casa: un’alternativa praticabile ad esempio consiste nel
rivolgersi ai nuovi operatori del mercato libero che offrono forniture di
questo tipo.
Prima di installare un impianto per l’energia solare bisogna controllare
l’ammontare dei propri consumi energetici annuali, in modo da capire la potenza dell’impianto di cui si ha
bisogno; in seguito si dovrà analizzare in che modo viene consumata l’energia
in casa, dal momento che l’utilizzo principale nelle fasce orarie serali richiederebbe l’installazione di un sistema di
batterie di accumulo. Anche lo spazio disponibile
su cui installare i pannelli (che occupano dai 4 ai 6,5 mq per 1kWp) diventa
cruciale, insieme all’orientamento e all’inclinazione della falda del tetto, considerando
anche eventuali ombreggiamenti dovuti a comignoli, antenne, alberi o
costruzioni limitrofe che potrebbero influenzare la produzione di energia.