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Elezioni a Paduli, Rubino: “Ho deciso di non accettare nessuna candidatura”

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“In considerazione delle notizie che ogni giorno si rincorrono sul mio nome, è giunto il momento di definire, con chiarezza ed onestà intellettuale che mi ha sempre contraddistinto in questi anni, la mia posizione politica. Dopo attenta riflessione, che ha riguardato la sfera politica ma anche quella strettamente personale, familiare e lavorativa, ho deciso di non accettare nessuna candidatura nelle prossime elezioni amministrative”. Lo scrive in una nota Nicola Rubino in merito alle elezioni amministrative del comune di Paduli.
“L’idea di candidarmi a consigliere comunale 5 anni fa – spiega – maturò qualche mese prima, quando, per la seconda volta, il nostro comune fu consegnato ad un commissario straordinario. Solo allora mi resi conto di quando fosse importante il ruolo del politico nella società e per questo decisi di mettermi in gioco, confrontandomi con timore razionale, con gli altri candidati della lista “Feleppa per Paduli” ai quali riconobbi sia l’esperienza politica e amministrativa, sia la coerenza e l’amicizia nei riguardi del candidato a sindaco Michele Feleppa. Allora, agli amici che mi chiedevano la motivazione della mia candidatura, rispondevo che non avevo nessuna intenzione di guardare passivamente a quanto stava accadendo nel nostro paese, a come gli interessi personali di alcune persone erano stati anteposti al bene comune, provocando disagi e quella morte della democrazia, che non aveva rispettato le scelte e gli indirizzi che i cittadini di Paduli avevano espresso nelle precedenti elezioni. Tali scelte misero in crisi ed ostacolarono lo sviluppo e il benessere del nostro paese e causarono danni a tanti onesti cittadini. Oggi ci troviamo di fronte alle stesse problematiche di allora.
L’attuale amministrazione – spiega – si è trovata ad affrontare le stesse problematiche per mano delle stesse persone che nell’ultimo periodo o si sono dimessi da consiglieri di maggioranza o hanno dichiarato di non essere più in linea con il loro sindaco definendolo “inadeguato al compito amministrativo”. Persone che ancora oggi dichiarano la volontà di fare politica avendo già dimostrato, facendo la passarella tra i vari schieramenti politici, di avere un seguito di elettori. Quindi formare una lista per le elezioni tenendo in considerazione chi ha più voti e non su un programma di sviluppo del nostro paese. Allora, a questo punto, vorrei semplicemente ricordare che, a settembre, ci saranno le elezioni per il rinnovo dell’Amministrazione comunale.
E’ un appuntamento importante – aggiunge la nota -, poiché attraverso alcune scelte che si faranno in quella circostanza si metteranno le basi di come sarà Paduli nel futuro prossimo. Il voto di ciascun cittadino sarà decisivo per non rinunciare allo sviluppo del nostro paese; anzi, per volerlo migliorare. Soprattutto nella scuola e nei servizi sociali, nelle strutture per i ragazzi e per gli anziani, nelle opere pubbliche, nel programmare il giusto equilibrio tra abitazioni, ambiente agricolo e naturale; perché questo è il segreto per un paese che sta bene. Sulle spalle dei futuri amministratori pesa una forte responsabilità: il nostro comune è così piccolo che bastano alcuni interventi sbagliati per avviare un degrado irreversibile in ogni campo. Ma altri e gravi problemi si fanno avanti. La crisi economica entra nelle nostre case e tante persone vedono in pericolo il loro posto di lavoro; numerose attività artigianali e industriali del beneventano, comprese quelle nel nostro comune, attraversano una fase difficile come mai si era vista nel dopoguerra. In questa emergenza il Comune, anche con poche risorse e pochi poteri, dovrà impegnarsi al meglio delle proprie possibilità per sostenere le famiglie che faticano a far quadrare i conti, nonché per aiutare le imprese a far riprendere il lavoro.
In questa situazione – conclude – penso che sia un dovere per chi ha intenzione di proporsi come primo cittadino alle prossime elezioni di non limitarsi a chiedere alle persone di partecipare solo al voto (anche se è un diritto molto importante), ma altrettanto decisivo è impegnarsi fin da ora per: costruire un programma migliore per il nostro paese; scegliere i candidati tenendo in considerazione che chi ha creato disagi, ostacolando lo sviluppo del nostro paese negli ultimi 10 anni, resti a casa”.