CRONACA
Movida, la responsabilità dei giovani è la soluzione. Appello ai locali per gli spazi pubblici

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Incentivare l’uso dei tavolini nelle piazze del centro storico, controlli rafforzati e sensibilizzazione verso i giovani. E’ questo il ‘piano movida’ del centro storico di Benevento, stabilito nel corso dell’ultima riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si è svolto questa mattina in videoconferenza.
Nonostante le polemiche dello scorso week end, legate ad alcune foto apparse sui social e che ritraevano numerosi ragazzi che non rispettavano il distanziamento, il clima tra le istituzioni e le forze dell’ordine è disteso. La parola chiave è sensibilizzazione: quella dei ragazzi, che si spera possano assumere degli atteggiamenti più responsabili evitando assembramenti eccessivi, e quella dei proprietari dei locali. A quest’ultimi, però, non viene chiesta maggiore attenzione nel rispetto delle ordinanze che già sono state eseguite in maniera corretta, ma un invito ad aderire alla concessione della Tosap gratuita per utilizzare gli spazi pubblici.
Ed è proprio su questo ultimo aspetto che si fa particolare affidamento. Una decina di richieste sono già state autorizzate ed altre 10 sono al vaglio degli uffici. La presenza dei tavoli in piazze più larghe – vedi piazza Arechi II e piazza Piano di Corte – potrebbe permettere di diluire in maniera evidente il fiume di ragazzi che si riversa nei vicoli del centro storico: stradine strette per caratteristiche urbanistiche e che quindi rendono quasi impossibile mantenere il distanziamento necessario.
La presenza dei tavoli, dunque, potrebbe essere una parte della soluzione. Le sedute, inoltre, permetterebbero agli esercenti di continuare a servire gli alcolici come da normativa regionale. L’asporto, invece, è consentito fino alle 22.
Non ultimo le esigenze dei residenti, che più volte hanno manifestato perplessità sul tema ma, recentemente, hanno inviato al Comune una proposta sulla gestione dei tavolini nelle piazze e una diversa dislocazione degli stalli auto in zona: una decisione, questa, non condivisa con tutti e che ha portato nella giornata di ieri alle dimissioni del presidente del Comitato di quartiere ‘Centro Storico’, Carlo Cennamo, e ad una nuova assemblea via zoom con tutti i soci, aggiornata al prossimo 22 giugno per l’elezione di un nuovo direttivo.
Intanto, ritornando alla movida, sarà intensificata anche la presenza costante delle forze dell’ordine nei luoghi del divertimento. La Polizia Municipale sarà in campo con 7 unità e fino alle 2:30. “Non vogliamo militarizzare il centro storico o dare vita ad una azione repressiva – ha chiarito il vice sindaco del capoluogo, Mario Pasquariello -. La presenza degli agenti servirà semplicemente a monitorare le aree e a ricordare ai giovani il distanziamento e l’uso dei dispositivi di protezione. Sappiamo che ai ragazzi il periodo di lockdown è pesato molto, ma ora non dobbiamo abbassare la guardia e quindi ci affidiamo al loro senso di responsabilità”.
Il prossimo fine settimana, dunque, sarà il banco di prova per le nuove disposizioni e per valutare gli interventi. Appare evidente, infatti, che lo stop totale della movida non è praticabile, né rappresenta la soluzione. Sul tavolo c’è la tutela di una legittima esigenza dei ragazzi, ma anche la ripresa di un comparto che produce reddito e garantisce lavoro ad un indotto importante per la città. Come per la gestione della pandemia, la vera risposta passa dai comportamenti dei cittadini, in questo caso dei giovani, che sono gli unici a poter fare la differenza.