“Si è riunita dopo circa cinque anni d’inattività, la Comunità del
Parco, organismo consultivo di grande importanza per l’Ente Parco in
quanto raggruppa 14 sindaci dei comuni dell’area protetta, la comunità
montana del Taburno, la Provincia di Benevento e la Regione Campania. I
compiti attribuiti a tale organismo sono sia di fornire pareri sui
bilanci ma anche di contribuire alla definizione delle linee strategiche
e programmatiche dell’Ente Parco.
A chiederne la convocazione – si legge in una nota – è stato il presidente Costantino Caturano che ha voluto fortemente riattivare un’interlocuzione istituzionale con i sindaci del territorio per rendere il parco un vero e proprio organismo sovracomunale di governance e non un ente scollegato con le istituzioni presenti nell’area protetta del Taburno-Camposauro. Presso la sede del parco a Cautano, alla presenza di molti sindaci e amministratori, Rossano Insogna, presidente della Comunità del Parco, ha introdotto i lavori dando merito al presidente Caturano di aver avviato una nuova fase per il parco, auspicando una rinnovata collaborazione da troppo tempo assente con la precedente presidenza.
I sindaci presenti hanno espresso parere favorevole al bilancio di
previsione 2020 dell’Ente Parco, si sono complimentati per l’ottimo
lavoro che il Presidente Caturano ha svolto nel suo primo anno di
presidenza e hanno dato la disponibilità affinché il Parco del Taburno
ritorni ad essere un ente strategico per la provincia sannita anche
grazie alla grande attenzione che la Regione Campania, ed in particolare
che l’assessore all’Ambiente Fulvio Bonavitacola, sta mostrando nei
confronti dell’area protetta.
Continua, quindi, in modo positivo – conclude la nota – il lavoro della Presidenza Caturano, che incassando anche il gradimento della comunità del Parco, fa ben sperare che il monte Taburno possa essere di nuovo un luogo di attrazione turistica ma anche occasione di sviluppo rurale incentrato soprattutto sull’agricoltura e l’artigianato di pregio senza trascurare le grandi bellezze naturalistiche presenti”.