ECONOMIA
Turismo, De Toma: “Il Sannio può essere protagonista, ma serve programmazione”
Il presidente della sezione Turismo e Tempo Libero di Confindustria Benevento: "Pochi contagi ed eccellenze enogastronomiche sono punti di forza, ma serve promozione". Sui flussi di incoming: "Puntare su Germania e Cina"Ascolta la lettura dell'articolo
Tra i settori più colpiti dal Covid-19 c’è sicuramente il turismo. Ntr24 ha voluto fare il punto della situazione con Fulvio De Toma, presidente provinciale sezione Turismo e Tempo Libero di Confindustria Benevento. Un confronto per capire qual è la situazione attuale, ma soprattutto quali saranno le prospettive dell’incoming e quelle del comparto dei viaggi.
“A causa del lockdown – ha spiegato De Toma – il comparto è completamente fermo. E’ ovvio che si tratta di una danno economico evidente e reale con lavoratori in cassa integrazione e mancati guadagni. Possiamo, però, sfruttare questo momento di stop per ripensare ed organizzare l’offerta del nostro territorio”.
In merito all’outgoing c’è poco da fare: bisognerà attendere le normative nazionali e magari gli incentivi per le vacanze. Un settore al quale è legata principalmente l’attività delle agenzie di viaggio e dei trasporti.
Più complesso il discorso dell’incoming. “Dobbiamo iniziare a lavorare da subito a nuove linee strategiche – ha spiegato De Toma – anche con la collaborazione dell’attore pubblico. Abbiamo dei vantaggi competitivi – ha sottolineato – come l’attrattività del territorio e delle sue eccellenze enogastronomiche, ma anche lo scarso numero di contagiati che potrebbe rendere il nostro Sannio particolarmente appetibile”.
“Accanto a questo – ha aggiunto De Toma – bisogna fare la differenza sui protocolli di sicurezza con camere e strutture che rispettino i decreti e siano come sale operatorie”. Nel turismo, però, non si può improvvisare. Da qui, la necessità di una programmazione a 360 gradi e di una promozione convincente che possa far risaltare la salubrità e le qualità del Sannio.
Fondamentale, dunque, sarà la programmazione per tutelare le aziende che oggi stanno investendo in sanificazione e che tra mesi non possono rischiare di chiudere i battenti vanificando gli sforzi fatti. C’è bisogno, però, anche di una azione integrata con i controlli per ridurre al minimo il fattore abusivismo nel settore dell’ospitalità. Un pericolo che rischia di abbassare la qualità dell’offerta o, in casi peggiori, anche mettere a repentaglio la salute degli ospiti demolendo tutti gli sforzi del settore.